Rivelata l’identità di Jihadi John, il boia dell’Isis

LONDRA –  La Bbc, citando fonti di Scotland Yard, rivela l’identità di “Jihadi John”, il boia dell’Isis, autore della decapitazione di ostaggi in diversi video.

Si chiama Mohamed Emwazi, ha 27 anni ed è di Londra. L’uomo, sottolinea la Bbc, era già noto ai servizi segreti. Si ritiene che sia arrivato in Siria per unirsi all’Isis nel 2012. E’ apparso per la prima volta Il vero nome di ‘Jihadi John’ era gia’ noto alle autorita’ britanniche che hanno deciso di non rivelarlo prima per non compromettere le indagini. Emwazi era apparso per la prima volta nel video della decapitazione del giornalista americano James Foley lo scorso agosto. Secondo amici del terrorista, l’uomo arriva da una famiglia agiata dell’ovest di Londra e si sarebbe laureato in informatica. Si pensa che sia arrivato in Siria per unirsi all’Isis nel 2012.

Chi è Jihadi John

Il boia dell’isis si chiama Mohammed Emwazi, ha 27 anni, è nato nel  Kuwait, ed è cresciuto nei quartieri ovest Londra in una famiglia benestante, frequentando la moschea di Greenwich.La notizia è apparsa  sulla Bbc che, citando Scotland Yard, precisa che l’uomo era già noto ai servizi britannici, che non ne avevano rivelato l’identità per non compromettere le indagini. Emwazi è stato identificato e riconosciuto da amici e conoscenti anche al Washington Post, al quale una fonte ha assicurato: “Non ho dubbi che Mohammed sia Jihadi John. Per me era come un fratello”.Jihadi John è crescito im una famiglia del ceto medio, si  è laureato in informatica prima di partire per la Siria, nel 2012.

Ha cominciato a radicalizzarsi dopo essere stato arrestato perchè organizzava un viaggio per un safari in Tanzania, accusato dagli agenti dell’intelligence di voler recarsi in Somalia.  Soprannominato come uno dei Beatles per il suo forte accento londinese, “Jihadi John”, era stato prima identificato dai media come Abdel-Majed Abdel Bary, un ex rapper londinese poco più che ventenne. Jihadi John è l’autore della decapitazione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, dei cooperanti britannici David Haines e Allan Henning e di quello americano Abdul-Rahman Kassig. E’ anche apparso in un video con gli ostaggi giapponesi Haruna Yukawa e Kenji Goto, poco prima che venissero uccisi.

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