Afghanistan, raid su ospedale Msf. I morti salgono a 19

KUNDUZ – Sale a 19 morti, di cui tre bambini, il bilancio del raid aereo americano che ha bombardato un ospedale di Medici senza frontiere a Kunduz, città afgana conquistata dai ribelli talebani, dove è scattata la controffensiva delle forze di sicurezza locali.

Lo ha riferito lo stesso Msf, l’organizzazione internazionale che gestisce la struttura. Oltre alle vittime, nove delle quali appartenevano alla Ong, vi sono 37 feriti, come annunciato da il direttore supporto operazioni Stefano Zannini: “In questo momento contiamo sedici vittime: nove colleghi di Msf e sette pazienti. Tutti erano all’interno della terapia intensiva e fra questi sette tre bambini. Contiamo 37 feriti gravi di cui quattro nostri colleghi in pericolo di vita. L’ospedale è chiuso, abbiamo quindi evacuato tutti i pazienti che c’erano, tutto il personale internazionale è

rientrato a Kabul e il personale nazionale è rientrato a casa”.Inevitabile,  data la tipologia di attacco, il senso di spaesamento e grande frustrazione. “Ci si sente molto arrabbiati, ci si sente molto frustrati, ci si sente delusi, amareggiati, ci si sente incazzati lo voglio dire – ha aggiunto Zannini – perché pensavamo e pensiamo di avere fatto tutto quello che andava fatto. Nonostante questo hanno cominciato i bombardamenti. Abbiamo immediatamente chiamato Kabul e Washington per chiedere che venissero sospesi e questi bombardamenti sono continuati,

ripetutamente, centrando gli edifici principali dell’ospedale per quasi quaranta minuti. Una cosa così non è accettabile, è vergognosa, è disumana e va condannata in tutte le sue forme. Non so se è un errore, ma è sicuramente un omicidio”.

Gli Usa aprono un’inchiesta

Nel frattempo il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ashton Carter, ha annunciato che è in corso un”indagine, in coordinamento con il governo afghano, “per determinare esattamente cosa è successo” a Kunduz, dove la notte scorsa è stato bombardato un ospedale di Msf, provocando la morte di 20 persone.

“Mentre cerchiamo di determinare esattamente cosa è successo – ha detto Carter in una nota – voglio estendere i miei pensieri e le mie preghiere a tutti quelli che sono coinvolti”. Il 

segretario alla Difesa ha ammesso che forze americane “stavano operando” nei pressi dell”ospedale Msf di Kunduz, colpito dal bombardamento, e che per questo è stata avviata “un’indagine piena sul tragico incidente, in coordinamento con il governo afghano”. 

“In questo momento difficile – ha concluso – continueremo a lavorare con i nostri partner afghano per cercare di mettere fine alla violenza in corso a Kunduz“.

Il bombardamento non è stato un incidente

Mentre le forze governative di Kabul parlano di terroristi nascosti all’interno del nosocomio Msf annuncia la sua indiganzione per questa azione riprovevole.

“Non è stato un incidente, tutti conoscevano le nostre coordinate, è una violazione del diritto umanitario internazionale, chiederemo un’inchiesta piena, trasparente e indipendente”. Lo ha detto, parlando a Ferrara a margine del Festival internazionale del giornalismo, Meinie Nicolai, presidente di Msf Belgio. Secondo quanto denunciato dalla Nicolai, il bombardamento è durato oltre 30 minuti, “con una serie di attacchi ripetuti, che hanno distrutto le parti principali dell’ospedale”, specializzato nella cura dei traumi, e di terapia intensiva”. La presidente di Msf Belgio, in un riferimento alle notizie secondo cui nella struttura erano nascosti Talebani, ha poi tenuto a precisare che l”organizzazione “ha fatto entrare solo pazienti, gente che li assisteva e staff”.

In un comunicato diffuso martedì scorso, Msf aveva riferito che l”ospedale traumatologico di Kunduz era strapieno di feriti dopo i pesanti combattimenti tra forze governative ed i Talebani. In soli due giorni le equipe di Msf hanno trattato 171 feriti, tra cui 46 bambini, facevano sapere, precisando che la maggior parte dei pazienti aveva gravi ferite da arma da fuoco . L’équipe medica di Msf, riferivano ancora, composta da operatori internazionali e afghani, sta lavorando senza sosta per fornire le migliori cure possibili. Forniture e medicinali urgenti sono stati inviati a Kunduz via terra e via aereo per garantire una continuità di cure ai pazienti ricoverati e prepararsi a ulteriori afflussi di feriti. ”Siamo in contatto con tutte le parti del conflitto e ci hanno assicurato che il nostro personale medico, i pazienti, gli ospedali e le ambulanze saranno rispettati – aveva detto continua Guilhem Molinie, responsabile del programma di Msf in Afghanistan – L”ospedale provinciale del governo in questo momento non è in funzione e l”ospedale di Msf è quindi l”unica struttura a Kunduz che possa fornire cure traumatologiche urgenti a chi ne ha bisogno”.

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