Afghanistan. Nel 2015 uccisi o feriti 11mila civili

KABUL – Il numero di civili uccisi o feriti in Afghanistan nel 2015 è stato il più alto dal 2009 e i bambini hanno pagato un prezzo particolarmente alto.

E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Onu sui civili uccisi nei conflitti armati che fissa in 11.002 le vittime civili dei conflitto, dei quali 3.545 morti, con un aumento del quattro per cento sul 2014. I combattimenti e gli attacchi su aree popolate e grandi città sono state la principale causa di morte per i civili nel 2015 e il rapporto sottolinea che l’offensiva talebana sui centri urbani ha “”un’alta probabilità di danneggiare i civili””.La missione Onu in Afghanistan attribuisce a “”elementi anti-governativi”” inclusi i talebani il 62% delle vittime civili dello scorso anno. Ma crescono anche le vittime dell’esercito governativo e delle forze internazionali: il 17%, con con un aumento del 28% rispetto al 2014. Non è stato possibile stabilire la responsabilità dei restante 21% delle vittime. Uno su quattro è un bambino, con una crescita del 14% rispetto a un anno prima. Prezzo pesante anche per le donne, la cui presenza tra le vittime è aumentata del 37%: una su dieci è di sesso femminile. Le donne vengono prese di mira soprattuto per reati morali: le esecuzioni e le frustrate sono una “”tendenza preoccupante”” nel Paese, secondo l’Onu.

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