Regeni. L’Italia chiede verità. La Francia vende armi all’Egitto

ROMA  – In occasione   del Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo che si svolge ad Assisi, il capo di Stato Sergio Mattarella ha voluto ricordare Giulio Regeni, al quale è stata dedicata l’edizione di quest’anno:  “Non vogliamo e non possiamo dimenticare la sua passione e la sua vita orribilmente spezzata. Fare memoria è un atto di pace che, sono convinto, aiuterà queste giornate di Assisi a produrre nuovi frutti”. 

Intanto,  sul caso Regeni emerge un vergognoso silenzio da parte della Francia il cui presidente Francois Hollande, lunedì, si recherà al Cairo per firmare un accordo per forniture militari da 1,1 miliardi di dollari.. Lo ricorda  il New York Times in un editoriale in cui sottolinea come lo stallo delle indagini – provocato dal “muro di bugie e depistaggi” delle autorità egiziane – sul rapimento ed omicidio del giovane ricercato italiano, “abbiano costretto almeno uno dei Paesi occidentali, l’Italia, a riconsiderare le sue relazioni con l’Egitto. E’ arrivato il momento che anche le altre democrazie occidentali riconsiderino le loro”. “L’Italia ha chiesto agli altri governi europei di fare pressioni sull’Egitto”, ricorda il Times ricordando che nei giorni scorsi il governo britannico ha “finalmente chiesto un”inchiesta piena e trasparente sull”omicidio Regeni, ma l”ha fatto solo dopo che una petizione firmata da oltre 10mila persone l”ha costretto a rispondere”. 

Il giornale newyorkese sottolinea che, di fronte al moltiplicarsi di denunce di violazioni dei diritti umani sotto il presidente Abdel Fattah el-Sisi, “i governi occidentali hanno continuato a cercare di mantenere il business as usual con l’Egitto, usando l”argomento che gli interessi regionali di sicurezza ed economici vincono su tutti gli altri”. E, secondo il Times, l’accordo che la Francia si accinge a firmare con l”Egitto “violerebbe la risoluzione del Parlamento europeo che chiede un bando Ue all”esportazione di una forma di equipaggiamento e aiuto militare all’Egitto” approvata il mese scorso alla luce della vicenda Regeni. “E’ arrivato il momento di sostenere queste parole con le azioni e la risoluzione della Ue fornisce una lista dettagliate delle misure che i Paesi europei dovrebbero prendere. Non farlo non farebbe altro che dare luce verde ad altre brutalità del regime di al Sisi”, conclude il giornale, che ricorda come Giulio Regeni sia una delle “migliaia di vittime che sono state arrestate, ed in molti casi torturate ed uccise”, in Egitto.

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