Nizza: l’eroe in scooter era pronto a morire per fermare il killer

PARIGI – L’eroe con lo scooter della Promenade des Anglais è vivo e in una intervista pubblicata su Nice-Matin racconta: “Ero pronto a morire pur di fermarlo”.

La sera del 14 luglio, mentre Mohamed Lahouaiej Bouhlel lancia il suo camion contro la folla, Franck – padre di famiglia impiegato all’aeroporto di Nizza – viaggia a bordo del suo motorino con la moglie dietro. Senza pesarci un secondo le chiede di scendere e parte all’inseguimento del camion bianco della morte. Secondo la sua ricostruzione, riesce a issarsi sul tir, dal lato del conducente, e si ritrova faccia a faccia col terrorista che sembra imperturbabile. “L’ho picchiato, picchiato, picchiato ancora. Colpi sul viso, non diceva niente, non reagiva”, ricorda oggi Franck nella testimonianza a Nice-Matin. Quando Bouhlel punta l’arma contro di lui avviene il miracolo. “Ha premuto il grilletto ma l’arma si è inceppata”. Il confronto col killer viene interrotto dai primi colpi della polizia. Rifugiatosi sotto al camion Franck si protegge la testa e attenda la fine della pioggia di colpi contro il tir da 19 tonnellate. Ferito alla testa da Bouhlel, se l’è cavata con qualche punto di sutura. Secondo alcune testimonianze, grazie al suo coraggioso intervento, ha scongiurato un massacro ancora più grave.

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