Usa. Afroamericano ucciso. Rivolta a Charlotte

Dichiarato stato di emergenza 

WASHINGTON – Dopo la seconda notte consecutiva di disordini, con molte persone scese in strada a Charlotte contro la polizia, accusata di aver ucciso un afroamericano, il governatore del North Carolina, Pat McCrory, ha dichiarato lo stato di emergenza nella città e ha ordinato il dispiegamento della Guardia Nazionale e della polizia stradale per sostenere le forze di polizia locali.”Non possiamo tollerare la violenza e non possiamo tollerare attacchi alle nostre forze di polizia”, ha detto McCroy alla Cnn.

Stanotte, infatti, si sono registrati altri violenti scontri contro la polizia, accusata di aver ucciso ingiustamente un afroamericano. Durante la notte si era parlato di un morto, colpito da arma da fuoco, ma la sindaca della città Jennifer Roberts ha specificato che la persona non è deceduta ma si trova in condizioni critiche: “Il cittadino colpito da arma da fuoco durante le proteste è in vita, ma in condizioni critiche. Non è morto”, ha detto la sindaca su Twitter.

La sindaca ha anche detto che la sparatoria è avvenuta tra “civili” è non è dovuta al fuoco della polizia. I tumulti sono scoppiati, invece, dopo che la polizia ha ucciso l’afroamericano Keith Scott Lamont, 43enne: secondo le autorità era armato anche se non è chiaro se stesse puntando gli agenti. I parenti di Scott, nel frattempo, hanno affermato che l’uomo stava aspettando il ritorno del figlio da scuola, negando avesse con sé un’arma, come sostenuto invece dalla polizia.

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