PECHINO – La Corea del Nord ha compiuto 64 esecuzioni pubbliche nei primi nove mesi del 2016, in aumento rispetto alle 60 unita’ registrate fino ad agosto, quando furono anche giustiziati alcuni funzionati e un vicepremier con il fuoco di un’arma contraerea: sono le stime dell’agenzia di intelligence di Seul (Nis), illustrate giovedi’ a una commissione parlamentare durante un incontro a porte chiuse.
Secondo i media sudcoreani, Pyongyang avrebbe ripreso una pratica, tenuta piu’ o meno a freno, dopo il varo delle sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a seguito del quarto test nucleare di gennaio e del lancio del missile di febbra