Iraq. La battaglia infinita di Mosul contro l’Isis

BAGHDAD – Continua la violenta battaglia delle forze irachene contro l’Isis per la riconquista di Mosul, la città del nord dell’Iraq da dove due anni fa Abu Bakr al-Baghdadi si è autoproclamato “califfo”.

L’offensiva è stata lanciata lunedì scorso, con l’appoggio degli Usa, e vede schierati in prima linea l’esercito regolare iracheno, le milizie alleate e i combattenti curdi peshmerga. Oggi fonti locali riferiscono di nuovi scontri tra i peshmerga e i jihadisti dell’Isis nei pressi di Bashiqa, dopo che ieri un portavoce dei combattenti curdi ha annunciato che la località è sotto il loro “pieno controllo”. Proprio ieri la Turchia, nonostante le smentite del comando iracheno,  ha confermato la sua partecipazione all’offensiva, facendo sapere che le sue truppe hanno colpito postazioni dell’Is nei pressi di Mosul dopo aver ricevuto – secondo la versione di Ankara – una richiesta di assistenza da parte dei peshmerga. 

“I peshmerga si sono mobilitati per ripulire la regione di Bashiqa dalla presenza di Daesh (Is). Hanno chiesto l’aiuto dei nostri soldati nella base di Bashiqa. E stiamo fornendo supporto   con la nostra artiglieria”, ha detto il premier turco Binali Yildirim. La presenza di forze turche nella base di Bashiqa, dove vengono addestrati peshmerga e miliziani sunniti, è al centro di uno scontro diplomatico tra Baghdad e Ankara e sabato il premier iracheno Haider al-Abadi, dopo un incontro con il segretario alla Difesa Usa Ashton Carter, era tornato a ripetere il suo ‘no’ alla partecipazione della Turchia all’offensiva per la riconquista dell’Is. 

Nel frattempo un comandante dei peshmerga, il tenente Said Hazhar, ha confermato a Rudaw che stamani i combattenti curdi hanno “accerchiato Bashiqa” e “stanno scavando trincee prima di lanciare l’assalto”. Secondo Hazhar, i peshmerga non sono entrati a Bashiqa, a differenza di quanto sostenuto in precedenza dal portavoce Halgurd Hikmat che aveva annunciato come la località fosse sotto il “completo controllo” dei combattenti curdi.  

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