Terrorismo, a un anno dagli attacchi di Bruxelles

BRUXELLES – Un anno dopo gli “spaventosi attacchi” del 22 marzo 2016, “nelle nostre menti e nei nostri cuori rimane, e sempre rimarra’, la memoria della vittime”: cosi’ il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, in una dichiarazione divulgata a un anno dagli attacchi all’aeroporto internazionale di Zaventem e alla stazione metro di Maelbeek, nel quartiere europeo di Bruxelles.

“E’ con grande dolore – si legge nella dichiarazione di Juncker – che penso a ciascuna di queste vite spezzate, come quella della nostra collega Patricia Rizzo”. I pensieri di Juncker vanno anche alle famiglie e ai parenti delle vittime, cui il presidente della Commissione esprime la sua profonda vicinanza. Questi “ripugnanti attacchi terroristici”, ricorda Juncker, “hanno colpito il vero cuore d’Europa”, ossia “la nostra capitale Bruxelles”, una “citta’ multilingue e multinazionale”, sottolinea Juncker. “Di fronte a questa violenza senza precedenti e incomprensibile – prosegue il presidente della Commissione – coloro che vivono a Bruxelles e in Belgio, con il sostegno di tutti i popoli d’Europa, hanno scelto di rimanere risoluti e di non perdere la speranza”.  Durante questa terribile esperienza, “gli europei sono insieme nella lotta contro il Terrorismo che minaccia la nostra pace e la nostra sicurezza in tutto il mondo. Abbiamo mostrato – sottolinea il presidente della Commissione – la nostra determinazione nel difendere i nostri valori e le nostre liberta’. E’ per questo – afferma Juncker – che i terroristi hanno fallito, perche’ abbiamo risposto all’odio e alla violenza con una rinnovata determinazione nel difendere la democrazia e la convivenza pacifica nella diversita’. Dobbiamo costruire il nostro futuro su questi nobili ideali che a noi europei stanno a cuore. Lo dobbiamo – conclude Juncker – a ciascuna delle vittime di questi attacchi”.  

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