Londra, blitz e fermi. May “non cederemo al terrore”

LONDRA – Blitz e perquisizioni in Inghilterra hanno portato a otto fermi all’indomani dell’attentato di Westminster, nel cuore politico di Londra, il cui bilancio e’ di tre morti, piu’ l’attentatore, e 36 feriti, di cui nove sono ricoverati in gravi condizioni.

L’identita’ del terrorista non e’ stata resa nota da Scotland Yard che lo ha definito un lupo solitario ispirato “dall’estremismo internazionale”, di cui si stanno cercando di capire complicita’ ed eventuali legami. Le operazioni sono state condotte con le perquisizioni di sei abitazioni tra Londra, Birmingham e altre zone. “Non abbiamo paura, non cederemo al terrorismo”, ha assicurato il premier britannico, Theresa May, intervenendo davanti al Parlamento a poco piu’ di 12 ore dall’attacco. “Lo dico qui”, ha aggiunto, “nel piu’ antico Parlamento del mondo perche’ sappiamo che la democrazia e i valori che rappresenta prevarranno sempre”. 

La May ha riferito che l’attacco e’ di “matrice islamica” e l’attentatore era “gia’ conosciuto dai servizi segreti britanni, l’MI5, ma era considerato elemento marginale”. La premier ha aggiunto che “non sono previsti imminenti ulteriori attacchi”, ma ha confermato che “il livello di allerta e’ alto, il che significa che sono possibili altri attentati” e ha spiegato che dal 2013 ne sono gia’ stati sventati 13. “Dobbiamo reagire con fermezza – ha aggiunto May – siamo qui per proteggere la nostra comunita’ e aumenteremo la presenza di forze dell’ordine in tutto il Paese”. L’attacco che ha riportato l’incubo terrorismo in Gran Bretagna si e’ consumato nel giro di pochi secondi mercoledi’ pomeriggio: l’uomo a bordo di un Suv, uno Hunday 4×4, ha prima falciato la folla e poi si e’ lanciato verso la cancellata esterna del Parlamento londinese. 

Scotland Yard, che lavora al collegamento con il terrorismo islamico, ne conosce il nome ma ha chiesto ai media di non rivelarlo. “E’ ancora nostra convinzione, che deriva dalle nostre indagini, che questo aggressore abbia agito da solo e sia stato ispirato dal terrorismo islamista”, ha riferito il capo dell’unita’ antiterrorismo, Mark Rowley, specificando pero’ che al momento la polizia non e’ in possesso di “alcuna specifica informazione su ulteriori minacce”. Anche il ministro della Difesa, Michael Fallon, ha confermato che la polizia “sta lavorando sul presupposto che fosse collegato al terrorismo islamico”. La polizia, ha aggiunto, ha lavorato tutta la notte per cercare di capire capire se sia stato in qualche modo aiutato, se ci siano altre persone coinvolte, per capire dove abbia preso il veicolo. Fallon ha aggiunto che non si esclude che sia stato diretto dall’estero, ma ha confermato che si valutano tutte le opzioni: “Non hanno ancora una fotografia sufficiente”. 

 Nelle notte, sono state perquisite sei abitazioni a Birmingham, Londra, e altre zone del Paese e le indagini, ha confermato Scotland Yard, vanno avanti. Samane tecnici forensi hanno perlustrato a lungo il Westminster Bridge alla ricerca di eventuali indizi. Rowley ha anche corretto il bilancio dei morti: sono tre e non quattro, come si credeva. Il 48enne poliziotto-eroe rimasto ucciso nell’attacco si chiamava Keith Palmer. E’ morta anche una donna 43anni, Aysha, una britannica di origine spagnola. Tra i 29 feriti, diversi sono in gravi condizioni. Il poliziotto era sposato, un padre di famiglia, ed era arruolato nella polizia da 15 anni, ma prima era stato un militare nell’Esercito. Un deputato conservatore, James Cleverly, ha riferito che avevano prestato servizio insieme nella Royal Artillery. Palmer, che attualmente era al comando di protezione diplomatico-parlamentare, mentre tutti scappavano, si e’ lanciato contro l’assalitore. “E’ stato ucciso mentre faceva coraggiosamente il suo lavoro: proteggere la nostra citta’ e la nostra democrazia da chi vuole distruggere il nostro modo di vivere”, ha commentato il sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan. Aysha Ahmet Caldelas, di padre cipriota e sposata con un portoghese, John Frade, si trovava sul ponte di Westminster quando e’ stata travolta dal Suv con a bordo il terrorista. 

La signora insegnava spagnolo in un college vicino alla scena del massacro, il DLSD College London, e al momento dell’attentato, a meta’ pomeriggio, stava andando a riprendere le figlie, di 8 e 11 anni, al termine delle lezioni. E’ morto anche un uomo sulla cinquantina, a cui si aggiunge l’attentatore. La donna che si e’ buttata nelle acque gelide del Tamigi, probabilmente per sfuggire all’aggressore ed e’ stata estratta dall’acqua, ma le sue condizioni sono gravi. Un testimone ha raccontato di aver visto un corpo galleggiare in acqua circondato dal sangue. Tra i feriti ci sono tre studenti francesi di un liceo di Concarneau, nel Finistere, che erano in gita scolastica. Due sono in gravi condizioni ma non in pericolo di vita: secondo fonti ufficiali francesi, hanno subito fratture al bacino e alle gambe. Intanto per la citta’ e’ il momento del raccoglimento. A Westminster, nella Camera dei Comuni stracolma di deputati, e’ stato osservato alle 09:33 un minuto di silenzio in onore delle vittime. Si e’ tenuta anche una commemorazione davanti alla sede di Scotland Yard, con una preghiera letta dal cappellano. E il sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan, ha invitato i londinesi a unirsi a lui in una veglia che iniziera’ alle 18 a Trafalgar Square, in memoria delle vittime. “Unitevi a noi -ha scritto su Twitter- per ricordare le vittime e schierarci contro il terrorismo”. 

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe