TRIESTE - Dopo la pesante debâcle registrata nella seduta di giovedì scorso, l’ottava di Borsa compresa tra il 18 ed il 22 febbraio si è chiusa con una flessione dell’indice FTSE Mib dell’1,56%, corrispondente ad una performance negativa da inizio d’anno pari allo 0,25%.
TRIESTE - Si inaugura oggi una nuova ottava di borsa per Piazza Affari, reduce da una settimana altalenante che, tra il l’11 ed il 15 febbraio scorsi, complici le penalizzazioni inflitte dal terremoto verticistico di Finmeccanica, dai tagli degli analisti su Telecom e dall’evoluzione della (brutta) vicenda Montepaschi, si è chiusa con un ribasso dello 0,85% del FTSE Mib, il più significativo indice azionario che include le quaranta principali società italiane ed estere a maggior capitalizzazione quotate sul listino di Milano, riducendone il progresso da inizio d’anno all’1,33%.
TRIESTE - Settimana contrastata per i listini asiatici, che nel mese di gennaio hanno registrato dati sul commercio cinese migliori delle stime - che si rifletteranno positivamente anche sulle aziende del Vecchio Continente che lavorano con questo paese - mentre il rally realizzato da novembre a gennaio dalla Borsa giapponese è stato importante per i riposizionamenti che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane, anche se qualsiasi tensione sui mercati esteri o trimestrale deludente potrebbe far scattare prese di profitto da parte degli investitori.
TRIESTE - Dopo l’ennesima settimana conclusasi all’insegna di una volatilità sostenuta incapace però di impedire a Milano di registrare un incremento dello 0,98% dell’indice FTSE Mib (8,93% la crescita complessiva da inizio d’anno), la nuova ottava di Borsa si apre all’insegna dei buoni dati dell'economia cinese e della spinta al rialzo dei mercati asiatici, che promettono buone performance grazie alla loro elevata correlazione con la congiuntura economica mondiale.
TRIESTE - Dopo essere partita con un rialzo all’indomani della lunga sosta natalizia, oggi, ultimo giorno di contrattazioni dell’anno per l’Italia, la Germania, la Svizzera, la Danimarca, l’Austria, la Svezia, la Finlandia e la Norvegia, Piazza Affari ha affrontato l’ultima seduta del 2012 all’insegna della preoccupazione per l’Euro, scivolato sotto quota 1,32 nei confronti del dollaro, e soprattutto per la questione del deficit americano.
TRIESTE - Dopo la negativa chiusura di Piazza Affari e delle principali borse europee registrata lo scorso venerdì in conclusione di ottava, caratterizzata per Milano da vendite e prese di profitto sui titoli bancari ed assicurativi, Borsa Italiana gode di una benefica pausa di riflessione per le festività natalizie, con le contrattazioni che riprenderanno regolarmente a partire da giovedì 27 dicembre.
TRIESTE - La fase di mercato alla quale stiamo assistendo è dominata dai “timori” in senso lato, che generano ed alimentano un’indecisione a sua volta responsabile di dinamiche poco chiare, caratterizzate da brusche ed improvvise oscillazioni da un segno al suo opposto.
TRIESTE - Se il buon giorno si vede dal mattino, allora il rischio è quello di doversi ricordare a lungo dell’ottava cominciata oggi.
TRIESTE - Il buon andamento del settore manifatturiero in Cina testimonia il prosieguo della fase di espansione della sua produzione industriale, confermata da un report di HSBC che afferma come anche le piccole imprese del paese godano di buona salute.
TRIESTE - Dopo i forti rialzi registrati lo scorso venerdì a Wall Street dal Dow Jones (+1,35%) e dal Nasdaq (+1,38%) e la buona seduta della borsa di Tokyo con l’indice Nikkei in leggera positività (+0,24%) grazie al traino esercitato dalle speculazioni circa la possibilità di nuovi e più incisivi interventi di politica monetaria (un indebolimento dello yen favorirebbe le esportazioni), tutte le principali piazze europee hanno aperto in flessione a causa delle incertezze che ancora pesano riguardo al salvataggio della Grecia.
Il Covis19 si sta impossessando di tutto, in tutto il mondo. Disneyland, tempio del divertimento, chiuso da tempo per evitare assembramenti, è diventato un “centro covid”, dove al posto dei...
Le cellule cancerose sarebbero in grado di proteggersi in una sorta di letergo, quando sono minacciati dal trattamento chemioterapico. E' quanto emerso in una ricerca apparsa sulla rivista scientifica Cell.