Regione Lazio. Polverini incontra Cancellieri. Vicini al voto

L’opposizione invoca le dimissioni subito

ROMA – Non era così facile come sembrava. Non è bastato un consiglio straordinario e una mozione di facciata per tagliare i privilegi ai consiglieri. La patata in mano alla governatrice del Lazio scotta, anzi è bollente. “Sto chiedendo un appuntamento al ministro Cancellieri per capire, nel caso in cui si proceda in questo disastro, quali siano i tempi e le condizioni per andare al voto”, così la presidente, che rilancia quanto aveva detto durante il suo intervento due giorni fa. Insomma o “si cambia o si va tutti a casa”.

Di sicuro chi invoca insistentemente per le dimissioni della Polverini è l’opposizione esasperata di assistere a  questo gioco, che tra l’laltro potrebbe portare la stessa governatrice ad un vero e proprio suicidio politico. Secondo il senatore dell’Idv, Stefano Pedica, la presidente  più che  “le lotte intestine in Consiglio, teme la fuga di notizie sul suo staff”.

“Adesso – incalza Pedica –  dovrà spiegare perché spende 75 mila euro all’anno per tenerealla sua corte un fotografo che la segue passo passo. Dovrà ammettere che sei costi della giunta sono lievitati è perchè ha nominato 14 assessori esterni. E dovrà anche giustificare i 270 contratti a consulenti e collaboratori a tempo determinato. Insomma, la  governatrice di ferro non pensi solo alle mele marce del Pdl, guardi anche nel suo orticello e faccia mea culpa. Non perda altro tempo a cercare il ministro Cancellieri per capire quali sono i tempi per andare al voto. Prima stacca la spina e meglio è per tutti”.

La presidente Polverini dal canto suo  dice di aver posto come condizione al Consiglio regionale di rientrare nei parametri economici delle altre regioni. “Ciò che dipendeva da me e dall’azione della mia giunta è stato messo in campo e ho deciso che queste risorse andranno per l’edilizia sanitaria, visto che abbiamo un sistema sanitario in difficoltà, e le altre risorse per il sociale e per il lavoro”.

Neppure il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, sembra convinto e passa all’attacco: ” Non passa giorno senza che vengano alla luce nuove e impressionanti notizie sulla pressochè totale assenza di legalità nell’uso delle risorse pubbliche da parte del gruppo consiliare del Pdl. È dovere di Renata Polverini interrompere questa agonia e restituire ai cittadini del Lazio il diritto di scegliersi consiglieri regionali in grado di comportarsi onestamente. I fatti penalmente rilevanti diventati pubblici sono ormai troppi. A questo punto la responsabilità di mantenere in carica consiglieri regionali infedeli è tutta della presidente
Polverini”.

Tagli alla Regione. Mozione del centro sinistra

Oggi s è tenuta  la riunione dei capigruppo per discutere l’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato venerdì prossimo per discutere di due proposte relative allo scioglimento delle tre commissioni speciali e la riduzione di quelle  permanenti. “La proposta della maggioranza – ” afferma il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi. – portata alla discussione dei capigruppo, proponeva la riduzione delle commissioni permanenti da 16 a 10. Siccome la stessa discussione sui tagli, avvenuta in aula consiliare, prevedeva che le commissioni permanenti sarebbero dovute passare da 16 a 8, in capigruppo  abbiamo annunciato un emendamento di tutta l’opposizione. La maggioranza ha chiesto poi una sospensiva e alla ripresa dei lavori dei  capigruppo, il centro destra ha fatto marcia indietro accettando che la proposta in discussione venerdì preveda una riduzione delle commissioni permanenti da 16 a 8. Questo – sottolinea Peduzzi – produrrà il taglio dei costi di 2 presidenze,  4 vicepresidenze e di 6 contratti esterni, producendo un risparmio per le tasche dei cittadini, ma anche mancate poltrone che il centrodestra voleva continuare a occupare”
“Permane quindi – prosegue Peduzzi – la necessità di approvare urgentemente i tagli e passare alla discussione delle dimissioni della presidente Polverini, che richiediamo a gran voce, perché in presenza di una maggioranza ormai inaffidabile sia sul piano politico che sul piano morale”, conclude Peduzzi.

Atteso interrogatorio di Fiorito
Nel frattempo si attende  interrogatorio all’ex capogruppo Franco Fiorito, indagato per peculato.  Gli accertamenti del Nucleo valutario della Guardia di Finanza si stanno concentrando sui destinatari di alcuni
bonifici di Fiorito, risultato intestatario di conti correnti di cui alcuni all’estero.
Tra gli intestatari dei bonifici ci sarebbero anche dei consulenti della Regione Lazio e in queste ore si sta cercando di chiarire il motivo dei bonifici e a che titolo Fiorito li avesse destinati a loro. E non è detto che dallo scandalo della regione Lazio non spuntino altri nomi eccellenti.

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