Pasqua, crisi senza fine: consumi al ribasso

 ROMA – Consumi al ribasso per Pasqua.

La scure della crisi si fa sentire in tutta la sua devastante potenza anche in occasione delle festività pasquali che non potevano non sfuggire al complessivo calo della spesa delle famiglie italiane. Stando alle stime di Fiesa – l’associazione di categoria Confesercenti che riunisce gli specialisti di alimentazione – le vendite alimentari per la Pasqua segneranno una contrazione media molto accentuata, nell’ordine del 10%, con una contrazione fino al 7% per le colombe. Considerati gli ordini ricevuti fino ad ora, rispetto ad un anno fa, gli esercenti Fiesa si attendono una sostanziale diminuzione delle vendite nel suo complesso. Va tenuto presente, tuttavia, che sulla spesa finale incideranno non poco le incerte condizioni metereologiche. La crisi economica e politica che investe la penisola ha contribuito a generare un clima di pessimismo, di cui risente anche il mercato dei prodotti tipici pasquali. Nello specifico, sul fronte dei dolci tipici, la previsione è di una calo degli acquisti tra il 5% e il 7% per le colombe e dell’8% per le uova. Per ciò che attiene le carni, si registra una contrazione del 10% per gli agnelli. Lieve flessione – circa il 5% – per i salumi. Nonostante una diminuzione dei prezzi di circa il 10%, calano anche le vendite di pesce: -3%. Identico calo in termini percentuali per le vendite dei vini.

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