Spagna, la protesta anti-Rajoy corre sul web. Assedio al Parlamento. Sale la tensione

Schierati 1400 poliziotti in assetto antisommossa 

 

MADRID –  Vigilia di assedio per la Politica, che risponde col ventilare le maniere forti . E’ previsto per domani infatti la convocazione della piattaforma “En Pie!” quella che lo scorso 25 settembre organizzò la più grande manifestazione di protesta contro il Governo Rajoy. Per l’occasione saranno disposti 1.400 agenti delle Unita’ di polizia antisommossa, in mobilitazione in tutto il centro storico di Madrid, per far fronte alla protesta ‘Assedia il Congresso’ dei deputati, convocata per la protesta sui tagli e le politiche di austerità del governo.

La magistratura spagnola su indicazione del ministro degli interni ha avviato l’istruttoria in vista dell’assedio al Congreso de los Diputados, la camera bassa del Parlamento. E’ quanto stabilito dal giudice Eloy Velasco, della Audiencia Nacional, il tribunale speciale che si occupa di crimini organizzati e terrorismo. In pratica si tratta di tribunale d’eccezione il cui modus operandi contro gli imputati sono finiti nelle mire di diversi organismi di diritto umano per via delle “brutalità”. “Il timore – si legge – è che venga commesso un crimine contro le istituzioni dello stato”. Motivo per cui il ministro degli interni Jorge Fernandez Diaz, lo scorso lunedì ha chiesto l’intervento dell’AN.

In molti ricorderanno gli scontri e le polemiche che hanno fatto seguito alla manifestazione del 25 settembre, quando furono accerchiati i luoghi del potere, e che finì con 35 persone arrestate e 64 feriti.

Dopo quella manifestazioni molte cose sono successe. Per ultimo lo scandalo che vede il presidente del consiglio regionale della Galizia Alberto Nuñez Feijóo, ritratto in foto finita poi sui giornali assieme al narcotrafficante Marcial Dorado. Ma anche le nuove esternazioni sul caso Luis Barcenas, il tesoriere del partito del premier che getta ombre sull’ex premier Aznar, ma anche su membri dell’attuale governo. Tutti rei di aver attinto ai conti paralleli dei partiti per paghette extra provenienti dal mondo dell’imprenditoria, soprattutto quella edile. Il tutto mentre al popolazione raccoglieva i cocci delle speculazioni delle bolle immobiliari, che hanno portato a sfratti, spesso culminati con suicidi dei proprietari indebitati.

Da qui il nuovo appello per una nuova occupazione delle sedi del potere. “Convochiamo le persone di tutto il territorio spagnolo a raggiungere in massa Madrid il prossimo 25 aprile e a circondare il perimetro del “Congreso del los Diputados” per portare a termine quella che sarà l’azione principale. Un assedio costante.” Questa la chiamata che la Piattaforma ha tramesso tramite le pagine Internet. Parole che rischiano di sfociare nell’ennesima “guerriglia sociale”. Per utilizzare le parole che circolano nel web spagnolo in questo momento. “E’ L’unico modo per uscire dalla crisi. Occorre far dimettere Rajoy e aprire una fase di transizione che porti ad un nuovo modello di organizzazione politica, economica e sociale” il succo dell’appello. In questo senso non è un caso la scelta della data: se in Italia coincide con la festa della liberazione dal fascismo, in Portogallo rappresenta la data della rivoluzione dei Garofani, che nel 1974 portò alla caduta di Antonio Salazar, che da due anni era protagonista di lotte politiche cruenti e che fu sconfitto con un golpe militare aiutato dalla popolazione, che offrì come simbolo di collaborazione un garofano ai militari. Le premesse non sono certo rassicuranti.

 

Condividi sui social

Articoli correlati