Condanna unanime della politica all’attentato davanti Palazzo Chigi

ROMA – Nell’attentato compiuto questa mattina da Luigi  Preiti davanti a Palazzo Chigi sono stati due i carabinieri feriti gravemente.

Uno è stato colpito al collo l’altro alla gamba e uno dei due è in prognosi riservata. Ma entrambi non sono, fortunatamente, in pericolo di vita. Luigi Preiti, l’attentatore, è arrivato davanti a Palazzo Chigi provenendo a piedi da Montecitorio e, giunto davanti allo sbarramento del reggimento mobile dei carabinieri, ha cominciato ad esplodere i 6 colpi di pistola. Giuseppe Giangrande, uno dei due militari feriti, ha 40 anni ed è vedovo da due mesi. Ha una figlia di 23 anni. Giangrande, nato a Monreale (Palermo), è il più grave: ha riportato la lesione della colonna vertebrale cervicale. Il brigadiere è in servizio al Sesto battaglione carabinieri Toscana, con sede a Firenze, dal 2009, dopo un’esperienza nel radiomobile di Prato. Anche l’altro militare rimasto ferito, il carabiniere scelto Francesco Negri, è del Sesto battaglione carabinieri Toscana, dove è arrivato nel 2009. Prima era in servizio in una stazione in Lombardia. Negri ha 30 anni, è celibe ed è originario di Torre Annunziata (Napoli).

Condanna unanime dalla politica per il gesto dell’attentatore,  oltre ad esprimere infatti solidarietà ai due militari feriti, tutte le forze politiche lasciano trapelare una forte preoccupazione per quanto avvenuto. Tutti ribadiscono che non vi è giustificazione alla violenza e molti, soprattutto i politici del centrodestra, sottolineano le responsabilità del clima politico arroventato.

La presidente della Camera Laura Boldrini ha dichiarato: “In una fase così difficile per il Paese, è fondamentale che le istituzioni riescano sempre di più a farsi carico del disagio sociale e a dare risposte concrete. Ma la violenza, per grave che sia la crisi, non deve e non può mai essere considerata tra le opzioni percorribili per la soluzione dei problemi”. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha affermato: “io non penso che in questo momento e con queste prospettive convenga a nessuno riaprire una stagione di tensione. Conviene invece al Paese e a tutti i cittadini mettersi a lavorare. Dande risposte concrete e rapide che serviranno anche a evitare le tensioni ovunque si annidino”. Il  presidente del Consiglio Enrico Letta ha espresso solidarietà ai due militari feriti. È quanto si legge nel comunicato diffuso da palazzo Chigi al termine della prima riunione del Consiglio dei ministri.

“Seppur non sia ancora del tutto chiara la dinamica della sparatoria davanti palazzo Chigi, sarebbe da irresponsabili non riflettere seriamente su quanto accaduto” ha detto però il presidente dei deputati Pd Roberto Speranza, sottolineando come  “nel giorno in cui nasce un nuovo governo che ha come principale obiettivo ridare fiducia nel futuro migliorando le condizioni di vita degli italiani, quanto avvenuto non può essere sottovalutato”.

Ha preso subito le distanze il presidente del MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo: “C’è stato un attentato ai carabinieri davanti a Palazzo Chigi. Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchéil nostro MoVimento non è assolutamente violento. Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari”. 

Ignazio Marino, candidato del Pd a Sindaco di Roma, si è dichiarato profondamente scosso per  quanto accaduto davanti a Palazzo Chigi. “Un episodio grave e inquietante. Mi auguro sia fatta al più presto piena luce sull’accaduto e sono vicino ai Carabinieri feriti e ai cittadini coinvolti nella sparatoria. Ho già chiamato il comando generale per esprimere la mia solidarietà e il mio dolore al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri”.

Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi in una dichiarazione ha affermato: “Siamo addolorati e sgomenti rispetto al gesto folle e gravissimo avvenuto davanti alla sede del governo”. “Ai carabinieri colpiti e alla donna ferita durante la sparatoria di Piazza Colonna e alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà e l’augurio che possano ristabilirsi al più presto”, ha aggiunto.

Anche Nichi Vendola leader di Sel ha scritto su Twitter, augurando pronta guarigione ai carbonieri feriti e ha affermato: “Guai a cedere alla violenza, sempre”. Ma ha anche aggiunto sempre su Twitter: ““Un disperato o pazzo spara ed e’ tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all’inciucio… Non sentite puzzetta di regime?

Duri e preoccupati i toni utilizzati dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, il quale ha dichiarato: “Quello che è accaduto oggi davanti a Palazzo Chigi è un episodio da condannare senza se e senza ma. Tutta la Cisl esprime convinta solidarietà ai carabinieri feriti e alle loro famiglie. Non esiste alcuna giustificazione di fronte alla violenza”. “La risposta ai gravi problemi economici, al disagio sociale del paese e ai bisogni urgenti della gente – ha proseguito Bonanni – può venire solo dalla politica, dall’impegno delle istituzioni e dalla collaborazione di tutte le forze responsabili. Per questo tutti devono abbassare i toni, per evitare che si verifichino nel paese altri episodi di violenza. Dobbiamo affrontare il problema della disoccupazione e le gravi emergenze sociali con più concertazione, assumendoci ciascuno la propria parte di responsabilità per fare uscire il paese dalla crisi”.

“La sparatoria avvenuta a Roma di fronte a Palazzo Chigi rappresenta un episodio molto preoccupante che non va sottovalutato e al quale va prestata la massima attenzione per il significato che riveste”. È l’invito rivolto dal segretario nazionale dell’Ugl Polizia di Stato Valter Mazzetti al neo ministro dell’Interno Angelino Alfano a seguito della sparatoria avvenuta stamattina di fronte alla Presidenza del Consiglio.

La neo ministro del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo in una sua dichiarazione ha affermato, a margine del primo Consiglio dei ministri del nuovo Governo:”Si sta verificando una escalation di episodi di violenza ai danni delle forze dell’ordine che tendono a destabilizzare e a gettare nel panico il Paese: la politica tutta deve riflettere e trovare i giusti mezzi per reagire”.

“La sparatoria davanti a Palazzo Chigi mentre s’insedia il nuovo governo è in sé un episodio gravissimo. Anche se si trattasse, come tutti ci auguriamo di un fatto isolato operato da uno squilibrato e quindi subito da archiviare, è necessario che nell’agone politico si abbassino i toni fin troppo alti e che il governo sia posto nelle condizioni, dopo tanto ritardo, di operare per aiutare le famiglie e le imprese a risollevarsi da una crisi pesantissima”. Lo ha affermato in una dichiarazione il senatore del Pdl Altero Matteoli. “Desidero inviare solidarietà ai carabinieri feriti con l’augurio di pronta e completa guarigione e dare vicinanza a tutte le forze dell’Ordine che quotidianamente operano per la sicurezza di tutti”, ha  poi aggiunto.

“Quando si dice diamo l’assalto al Parlamento, al palazzo, a parole certo, sempre con l’idea del messaggio politico” bisognastare attenti, e “quando si usa questo tipo di linguaggio, presto o tardi, unpazzo, un folle, un disperato che esce e spara, viene fuori. Quindi bisognastare molto attenti ai messaggi che si mandano perchè poi a pagarne ilprezzo non sono i politici ma questi uomini in divisa che proteggono tuttiquanti noi”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, lasciando l’ospedale San Giovanni Addolorata dopo aver visitato Francesco Negri, l’agente dei carabinieri rimasto ferito questa mattina nella sparatoriadavanti palazzo Chigi.

Certo è che la dichiarazione che più fa riflettere è quella che viene da Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacatoautonomo dei vigili del fuoco, vicino ai sindacati Sap (Polizia di Stato),Sappe (Polizia Penitenziaria) e Sapaf (Corpo Forestale).

“Oggi doveva essere un giorno di rinnovata speranza per l’Italia con l’insediamento del nuovo governo di responsabilità nazionale guidato da Enrico Letta. È stato invece eclissato dal terribile ed ingiustificabile gesto compiuto da un disoccupato giunto alla disperazione. Quale portavoce dei vigili del fuoco nostri associati esprimo ai due carabinieri feriti e alla passante rimasta ferita profondi sentimenti disolidarietà e di vicinanza. Esprimo inoltre sentimenti di cordoglio alla famiglia del carabiniere ucciso ieri nel Casertano”. 
“Quanto accaduto – aggiunge – non va sottovalutato dal governo, che deve prendere atto del particolare momento di disagio sociale e del fatto che la sicurezza è un bene comune ineludibile che non può essere sottoposto atagli lineari e divieti di assunzione. Il neo ministro dell’interno Alfano si faccia portavoce della specificità lavorativa del personale in uniforme, personale che, a differenza del resto del pubblico impiego, non ha mai lacertezza di poter tornare a casa sano e salvo dai propri familiariogniqualvolta prende servizio”.
“Fa riflettere inoltre – conclude Brizzi – quanto si è appreso dal PM sul fatto che l’intenzione era di colpire i politici. Questo dimostra che non potendo arrivare a colpire i politici lo sfogo è avvenuto su ciò che rappresentava lo stato, ovvero l’uniforme. Ebbene il nuovo governo tenga conto del disagio sociale dilagante perché il personale in divisa non ci sta a fare da parafulmine”.

 

Condividi sui social

Articoli correlati