Stabilità. Pd, proposte per un ‘programma sociale’ a sostegno delle fasce più deboli

ROMA – C’è una nuova fiducia al governo. Non più quello delle cosiddette larghe intese sottoposto a vincoli sempre più stretti da Berlusconi ora diventato il più acerrimo oppositore della maggioranza che sostiene Enrico Letta.

Senza dubbio l’uscita di Forza Italia può dare più certezze e più respiro al governo ed avere positiva influenza  per quanto riguarda all’esame della Camera.a positiva influenza anche sulla la legge di stabilità all’esame della Camera che   deve caratterizzarsi con chiare indicazioni di sviluppo e di equità sociale. Non è accettabile che sia soltanto l’Imu a tenere banco ormai da mesi, mentre le proposte del Partito Democratico rimangono in ombra. Così come non è ammissibile che di fronte a richieste di miglioramento delle normative che interessano imprese, lavoro, giovani e pensioni, la risposta sia sempre la stessa: non ci sono risorse. E i quattro miliardi di euro destinati confusamente alla eliminazione della tassa sulla prima casa, anche per i ricchi, dove sono stati trovati? 

 

Al governo il compito di trovare risorse per affrontare problemi economici e sociali 

La stessa solerzia vorremmo che fosse impiegata dal Governo per trovare risorse analoghe da destinare alle questioni economiche e sociali. Da questo punto di vista condividiamo il  “cambio di passo” teorizzato dal neo segretario del Pd  Matteo Renzi.

I punti sui quali si richiedono necessari mutamenti

  

Vorremmo analizzare brevemente i contenuti sociali della legge di Stabilità evidenziando  i progressi fatti dal Senato e quanto sarebbe necessario ancora conquistare alla Camera.
Nel testo attualmente in discussione a Montecitorio abbiano individuato alcune normative da noi stessi sollecitate in più occasioni:
1) le detrazioni Irpef per i redditi da lavoro dipendente: la soluzione trovata, quella di considerare i redditi fino a  35.000 euro lordi annui (e non fino a 55.000), è positiva perché aumenta lo sconto pro-capite; 
2) la riduzione di premi e contributi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (Inail): sconto che andrà a vantaggio delle imprese che non registrano infortuni e incidenti; 
3) l’aumento dell’indennizzo erogato dall’Inail  per danno biologico;
4) la concessione di rendite ai superstiti dei soggetti deceduti per infortuni sul lavoro: la nostra attenzione é rivolta in particolare a quei giovani precari morti sul lavoro senza tutele e senza diritti. Si pensi ai casi clamorosi di decessi nel montaggio dei palchi per i concerti; 
5) le deduzioni Irap nel caso di incremento della base occupazionale con assunzioni a tempo indeterminato; 
6) l’integrale restituzione al datore di lavoro del contributo addizionale dell’1,4% della retribuzione previsto per i rapporti di lavoro a termine,  nel caso della loro conversione a tempo indeterminato; 
7) gli interventi per il finanziamento per il 2014 di ammortizzatori sociali in deroga, contratti di solidarietà e Cig straordinaria;
8) il potenziamento di misure in favore di giovani, disoccupati, svantaggiati e lavori socialmente utili;
9) il contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici, per il triennio 2014-2016, pari al 6% sugli importi superiori a 14 volte il trattamento minimo Inps; al 12% su quelli superiori a 20 volte e  al 18% per quelli superiori a 30 volte;
10) il riconoscimento delle giornate per i congedi per l’assistenza di familiari invalidi ai fini del calcolo dell’anzianità contributiva per l’accesso alla pensione anticipata senza penalizzazioni;
11) la riduzione dell’aliquota contributiva dal 28 al 27% per l’anno 2014, dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps, le cosiddette Partite Iva.
Abbiamo voluto segnalare i punti  che indicano le principali  correzioni apportate dal Senato nel senso dell’equità sociale. Adesso si tratta di proseguire questo lavoro alla Camera per affrontare alcune grandi emergenze rimaste al momento insolute.

Le proposte di correzione  indicate dal Pd

Le nostre proposte di correzione  sono:

1) il miglioramento dei dispositivi relativi alla indicizzazione delle pensioni: un intervento importante potrebbe essere una rivalutazione al 100% delle pensioni fino a quattro volte il minimo ed il ripristino del criterio delle “fasce”; 
2) la soluzione definitiva del problema dei cosiddetti esodati, anche attraverso la rimozione di alcuni “paletti” che limitano le platee di coloro che hanno diritto ad accedere alle regole del sistema pensionistico precedente;
3) la correzione del problema delle ricongiunzioni onerose introdotte dal governo Berlusconi  che costringono i lavoratori che hanno maturato la pensione in fondi diversi( Inpdap e Inps) a versare due volte i contributi;

 4) l’estensione del principio dell’automaticità delle prestazioni previdenziali anche ai lavoratori parasubordinati, nel caso in cui il committente non abbia versato i contributi in base ai compensi corrisposti al lavoratore: una misura a vantaggio soprattutto dei giovani; 
5) l’ampliamento della possibilità di utilizzo del  cosiddetto “Bonus Precari”, in modo da  renderlo accessibile ai lavoratori parasubordinati;
6) il potenziamento delle misure a favore dei disoccupati, anche consentendo il finanziamento dell’incentivo per l’assunzione di giovani svantaggiati e la rapida attuazione dei programmi della “Garanzia giovani”.
L’insieme di queste proposte rappresenta una prima risposta alla definizione di un “Programma sociale ” a vantaggio di imprese, lavoratori, giovani e pensionati che dovrebbe stare al centro dell’iniziativa del Partito Democratico.

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