Crolla il reddito, arrivano le sanzioni UE, ma Letta annuncia l’uscita dalla crisi

ROMA – Il Presidente Letta veste i panni del piazzista e cerca di vendere un’immagine fin troppo ottimista del nostro Paese. Secondo Letta la crisi è superata ed è giunto quindi il momento di investire in Italia. L’Istat invece distribuisce i numeri sul reddito delle famiglie italiane nelle regioni e sono numeri profondamente negativi con il 2012 che vede il reddito disponibile delle famiglie diminuire, rispetto all’anno precedente, dell’1,9 per cento.

E intanto da Bruxelles arriva l’annuncio di una procedura di infrazione che lascia l’amaro in bocca. Sul banco degli imputati i ritardi dei pagamenti di molte pubbliche amministrazioni, se l’Italia venisse sanzionata i contribuenti vessati dai ritardi sarebbero inoltre beffati dalla multa al nostro Paese.

Letta. L’Italia offre nuove opportunità

Il premier ha dichiarato nel corso di una intervista ad Al Arabiya che la crisi sarebbe ormai superata, per Letta sarebbe giunto il momento di investire in Italia . Parlando della visita negli Emirati arabi uniti dove ha firmato un accordo tra Expo Milano 2015 e Expo Dubai 2020 Letta ha poi chiarito come l’obiettivo fosse quello di “presentare l’Italia e le sue opportunità per gli investitori. la crisi è finita in Europa e in Italia” ragion per cui  si presenta “l’opportunità di investire nel nostro Paese e di rafforzare i legami tra gli Emirati, i Paesi del Golfo e l’Italia. E’ un periodo di nuove opportunità”.

Istat. Reddito disponibile ancora in calo. Il sud indietro ma stabile

L’Istat ha diffuso oggi i dati relativi all’andamento su base regionale del reddito disponibile nelle regioni del nostro Paese.

Secondo i dati Istat il reddito monetario disponibile per abitante nel 2012, a fronte dei 17.600 euro del valore medio nazionale, è stato pari a circa 20.300 euro sia nel Nord-est sia nel Nord-ovest, a 18.700 euro al Centro e a 13.200 euro nel Mezzogiorno, con il dato del Mezzogiorno che pesa come un macigno sulla media.

Per quanto riguarda l’andamento del dato nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie è diminuito rispetto all’anno precedente in tutte le regioni italiane. Il calo medio nazionale è stato dell’1,9%, ma la dinamica è stata più mite per il Mezzogiorno che segna la flessione più contenuta (-1,6%), seguito dal Nord-est (-1,8%), Nord-ovest e Centro (-2%). Le regioni con le riduzioni più marcate sono Valle d’Aosta e Liguria (-2,8% in entrambe).

UE. Ritardo pagamenti P.A.. Procedura d’infrazione e rischio beffa

Oggi il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, annunciando di aver deciso di avviare le pratiche per la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva europea sui ritardi di pagamento ha commentato “L’Italia è il peggior pagatore dell’Unione europea”.

Una volta avviata la procedura il nostro Paese avrà un breve periodo di tempo, cinque settimane, per dimostrare la propria innocenza dopodiché partirà la messa in mora.

UE. Ritardo pagamenti P.A. La multa è un anno di IMU

Tajani ha poi spiegato, nel corso della conferenza stampa tenuta con il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, che la decisione è stata presa a seguito delle denunce di Ance e  Confartigianato, oltre che di Assobiomedica.

I ritardi nei pagamenti sarebbero diffusi su tutto il territorio nazionale mentre i richiami normativi sarebbero all’articolo 4 della direttiva per il mancato rispetto dei termini obbligatori di pagamento (30, 60 giorni) ed all’articolo 7 che sarebbe stato violato mediante la richiesta da parte dell’amministrazione pubblica di adottare delle prassi inique, come la postdatazione di una fattura.

Per Tajani ora l’Italia rischia una sanzione pari a un anno di Imu, cioè circa 3-4 miliardi. Ma “Se l’Italia e’ in grado di smentire in cinque settimane le denunce, io non ho alcun problema a chiudere la procedura, ma il mio dovere è far rispettare il diritto comunitario”.

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