Grandi Opere. Lupi in Parlamento spiega la sua posizione

ROMA – Non si placa la bufera che ha coivolto il ministro Maurizio Lupi sulla vicenda delle grandi opere. Il ministro oggi riferirà la sua versione a Montecitorio:  “Voglio andare in  Parlamento e riferire sulle scelte del ministero”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture.

E poi: “Devo dare tutte le risposte politiche e individuali e la maggioranza valuterà sulle mie parole”. “Ho letto da molte parti, osservazioni giustissime sulla politica del ministero e sulla responsabilita’ che in questi 18 mesi il mio ministero e la mia azione politica hanno avuto per le infrastrutture, dall’altra anche le domande piu’ puntuali che sono emerse come questioni dalle intercettazioni”.  Renzi non avrebbe chiesto nessun gesto spontaneo, ma le domande di chiarimento sono tante. 

Si attende quindi il question time delle 15, alle interrogazioni sui suoi rapporti con l’ex super dirigente del Ministero Ercole Incalza finito in carcere. A chiedere chiarimenti Sel e M5S, che ieri hanno depositato una mozione di sfiducia nei suoi confronti.Lupi, dunque, finora sembra resistere alle pressioni per le dimissioni.  Oggi sul Corriere della Sera è la capogruppo del partito di Angelino Alfano alla Camera, Nunzia De Girolamo, non ha esitato a difenderlo: “”Come successe a me, non ha contro la magistratura ma il solito fango mediatico””, osserva ricordando che anche lei si dimise da ministro dell’Agricoltura del governo Letta per una vicenda di intercettazioni. In quel caso Matteo Renzi, non ancora premier, sollecitò pubblicamente il suo passo indietro. “”Spero non faccia a Lupi quello che ha fatto a me. Anzi mi aspetto proprio che lo difenda e ci metta la faccia””, spiega De Girolamo.

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