Grecia. E’ rottura con Eurogruppo. La decisione spetta al popolo

ATENE –  Il governo greco non ha firmato la dichiarazione dell’Eurogruppo, che si impegna a “fare tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell’area euro”. Il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, non ha infatti siglato il documento, tant’è che l’Eurogruppo ha ripreso la discussione, ma stavolta senza la Grecia.

Tutto – come ha spiegato il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis  – ha origine dal rifiuto dell’Eurogruppo di concedere una proroga sugli aiuti alla Grecia “per pochi giorni, poche settimane, per consentire ai greci di dire la loro con un referendum, specialmente visto che c’è una alta probabilità che votino contro la nostra raccomandazione come governo, è una decisione che danneggerò gravemente la credibilità e la reputazione delle istituzioni europee”.  

Infatti il mandato elettorale che ha ottenuto il governo Tsipras, con il 36% dei voti al partito Syriza, non basta a prendere una decisione importante come quella di accettare le condizioni proposte ad Atene dai suoi creditori, come ha cercato di spiegare Varoufakis chiedendo un’estensione del programma di aiuti fino al referendum.  

Come governo della Grecia “”abbiamo ritenuto che non abbiamo un mandato per firmare una proposte non praticabile e non sostenibile””, ha spiegato sempre il ministro delle Finanze greco: “Ma visto il momento storico e le difficoltà abbiamo deciso come governo che non avevamo un mandato nemmeno per respingere questa proposta. Quindi – ha concluso – il popolo avrà la decisione ultima”. Nel frattempo il consiglio direttivo della Bce dovrebbe riunirsi per teleconferenza domani, per decidere il da farsi sul caso Grecia. Lo riferisce France Presse citando fonti bancarie. Interpellati sulla questione dalla Bce non hanno voluto commentare.

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