Monti al Parlamento indica la cura per il miracolo italiano. Effetti collaterali devastanti

ROMA – Il giorno tanto temuto è arrivato. Come da copione il governo Monti applicherà quelle “lacrime e sangue” che ha sempre detto di non volere. Sapevamo benissimo che invece sarebbe accaduto. Non occorre entrare nei singoli provvedimenti per capirlo. Manca l’interpretazione sociologica e politica della fase storica, e mancano di conseguenza le opportune azioni.

L’Ici sulla prima casa in realtà andrà a colpire milioni di italiani che in realtà non possono dirsi proprietari dell’immobile ma bensì del mutuo in corso di pagamento. Si considera l’auto un bene “non primario” quando (ovviamente distinguendolo puntigliosamente dal “bene di lusso”) questo rappresenta in moltissime realtà, il mezzo per recarsi al lavoro, per spostarsi con bambini, anziani ed altro. Viene invece applicato un cospicuo aumento dell’Iva rendendo ancora più difficile il suo acquisto. Ripeto, si parla di auto che una volta venivano etichettate come utilitarie e non di auto lussuose e super-accessoriate! Abbiamo preso questi due esempi per far risaltare un dato saliente: la visione della società secondo Monti e il suo governo.

Non ci stancheremo mai di ricordare quegli ormai famosi criteri tanto sbandierati dallo stesso Premier, che altro non sono se non il paravento che mantiene, anzi, amplifica la forbice della disuguaglianza e della povertà in Italia. Se prima poteva apparire come una pregiudiziale, sfidiamo adesso a smentire il fatto che il “sacrificio” imposto per risanare (semmai sia possibile?!) questo famigerato “debito pubblico” (creato da chi non viene mai detto!) non ricada sui soggetti più deboli, che in realtà sono gli UNICI a non aver mai eluso al proprio dovere.  L’equità in questo caso non è stata applicata. Durante questi ultimi anni, forse potremo dire anche decenni, il prelievo fiscale ha (giustamente, per carità…) colpito il lavoratore dipendente, lasciando ampi spazi di “agibilità” ad altri soggetti, tra il quale imprenditori, aziende, quadri, manager ecc… Applicare oggi un prelievo fiscale “a tutti in proporzione al reddito che hanno” non è più indice di equità quanto di miopia (voluta) e di parzialità, visto che non si punta ad un RIEQUILIBRIO e ad una redistribuzione sociale in termini economici.  Avremo parlato diversamente se il prelievo fiscale fosse stato indirizzato verso coloro i quali negli anni hanno accumulato ingenti patrimoni, e quindi verso quei redditi alti che in un modo o nell’altro hanno sempre “contribuito in minor misura” al buon funzionamento della “macchina” Italia.  Occorreva un sacrificio? Perché dunque non chiederlo a chi può sostenere il contraccolpo negativo?

In realtà questa è una visione politica, sociale che Monti, passando per “tecnico” distribuisce al paese. Errori, illegalità, comportamenti amorali, fallimento di modelli economico-sociali, non hanno avuto senso né significato per questo governo. I meno abbienti si impoveriranno ancora di più permettendo ai ricchi di mantenersi su livelli decorosi di… agiatezza! Si parla solo di capitale e ruolo dei privati, e pochissimo di funzione pubblica. In momenti come questi, in altre epoche, il “ricco” veniva messo in discussione. Oggi è un tabù! Non siamo venuti dai monti con la piena, e questo il presidente del Consiglio dovrà capirlo. Si sta suonando una musica letta da uno spartito ben preciso; note che provengono da potentati economici dei gruppi finanziari più forti del mondo. Non è demagogia ma pura e semplice verità. Se così non è, sia lo stesso Monti a chiamarsi fuori dalla Goldman Sachs, dal Gruppo Bilderberg e dalla Trilaterale!! Smentisca che è fuori da questi “organismi” che controllano la vita di milioni di persone quasi fossero marionette! Il lettore ci perdonerà lo sfogo; del resto se può piangere un Ministro come la Sig.ra Fornero possiamo mostrarci avviliti (e INDIGNATI) pure noi.

Alle 16 di questo pomeriggio il governo si presenterà in Parlamento di fronte alle forze politiche. Che cosa accadrà? Ci saranno mozioni alternative, correttive o propositrici?  Avveniristico pensarlo. Impossibile supporre qualcosa di diverso dall’olio di ricino che Monti somministrerà al Cittadino italiano, colpendolo al cuore, intervenendo sulle PENSIONI senza prima aver almeno tentato di colpire bersagli più “idonei”!  Le guerre devono sopravvivere e con esse le spese militari. Il Cittadino capirà, passando probabilmente un Natale apparentemente non diverso dagli ultimi; ma la vita di ognuno di Noi cambierà, e non poco, dall’inizio del prossimo anno. Ancora una volta ripetiamo quello che può sembrare un ritornello: l’equità di Monti si evidenzia nel mantenere i privilegi a chi gli ha sempre avuti e aumentando le difficoltà a chi ha vissuto finora nella speranza di un capovolgimento della situazione.  La commedia va avanti, ma sempre di “dramma” si tratta.

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