Proteste e disagi in ogni parte d’Italia; le mani del Privato sul patrimonio artistico

Siamo sicuri che Monti sia l’Uomo della provvidenza?  

ROMA – La reazione al Berlusconismo ha ormai generato una sorta di miopia verso quella che sta accadendo in Italia, ed è individuabile nella “non reazione” a quanto sta producendo questo governo. Per molti conta ancora quello che possono dire o fare il Cavaliere e i suoi adepti, quando le stesse cose, in forma più “elegante” e per giunta non ostacolata neppure dalle forze politiche che al tempo erano all’opposizione, vengono portate avanti da Monti e Compagnia.  Abbiamo più volte descritto il quadro dentro al quale si svolge il siparietto tra Lega e PDl, a dimostrazione che i rapporti di forza tra le compagini politiche sono mutati e non per puro caso. “B” è stato richiamato all’ordine da qualcosa e qualcuno molto più “grosso” di lui, e non teme più le bizze dell’istrionico alleato seguace dei pensieri onirici sull’indipendenza della Padania. I Due sono ormai su posizioni diverse, e suona soltanto ridicolo parlarne. Non saranno né Bossi né Berlusconi a cambiare il destino dell’Italia. Sono ovviamente d’accordo che l’abbiano già messo a dura prova in tutti questi anni, ma rimanere fermi a quelle immagini sarebbe davvero un suicidio politico e sociale.

Monti in un certo senso beneficia di tutto questo, e può condurre il gioco a suo piacimento. Sui social network più frequentati si legge di tutto; vengono riportate le varie esperienze e si parla molto di quelli che vedono l’attuale Premier come la “Persona seria” che è venuto al capezzale del paese per ridargli speranza. Bene, se così fosse c’è da chiedersi il motivo per il quale l’Italia è paralizzata ogni giorno da proteste, scioperi, battute d’arresto che ne impediscono la vita e men che meno la ripresa. Forse gli italiani sono impazziti all’improvviso?? Suvvia, non mostriamoci ridicoli! Persino i sindacati hanno ritrovato l’unità d’azione e la sinergia d’intenti, cosa che non avevano mai fatto durante la gestione Berlusconi. I numeri probabilmente riescono a tener lontani i Cittadini, ma le conseguenze e l’impatto sul sociale sono drammatiche! Forse ci siamo dimenticati quando veniva (giustamente) criticato Tremonti ogni qualvolta parlava di vendere pezzi di patrimonio storico e artistico, quando siamo arrivati al punto che oggi sono le stesse amministrazioni locali a svendere i gioielli di famiglia nel silenzio di un paese distante e impotente.

Gli esempi sono già cronaca, con Miuccia Prada che acquista Ca’ Corner della Regina, luogo pregiato lungo il Canal Grande, pezzo storico e artistico che ha portato nelle casse del Comune di Venezia ben 40 milioni di euro! Oltre all’immagine vergognosa che ne viene fuori, dove la “bellezza pubblica” della Nostra Italia viene commercializzata e data in uso ai privati, risalta la stessa metodica che è stata adottata dal governo Monti con la “manovra”: tutto quello che è stato fatto non è servito per ricostruire e rilanciare l’Italia ma per coprire un debito (fatto poi da chi, non è dato sapere!). Analogamente il comune veneziano ha ripianato i propri debiti e niente di più. Dove vanno e per quali scopi sono destinati questi soldi? Verranno impiegati nel sociale? O nel rilancio di attività produttive? Nessuno sogni e s’illuda, niente di tutto! Nell’Italia di Monti c’è spazio per altri esempi, come quello dell’Ospedale Vecchio di Parma (anno 1476) andato in larga parte in mano al privato che beneficerà dell’affidamento di questo “pezzo di storia dell’Arte”, per 29 anni. Altrettanto per l’Ospedale di San Giovanni di Dio, che l’Asl di Firenze ha venduto ad una società privata. Idem come sopra: l’Asl fiorentina non impiegherà i proventi della vendita per investirli in qualcosa che possa “rendere” o aprire nuove prospettive ma solo per fare cassa!! La lista si allunga: sempre a Firenze è la volta di Palazzo San Clemente (1568); a Pisa, con l’Ospedale dei Trovatelli,a Priverno (nel Lazio) con l’antica foresteria dell’Abbazia in cui è morto san Tommaso d’Aquino, a Carditello (in Campania) con una delle residenze preferite da Carlo di Borbone.

Da tutto questo si evince solo una cosa, l’inutilità di manovre e sacrifici chiesti al Cittadino Italiano che oltre a non aver colmato neppure minimamente la regressione economica in corso, va ad intaccare persino il Nostro patrimonio culturale facendolo regredire di secoli. L’immagine è quella di un progressivo indietreggiamento verso una linea del Piave che non ha neppure limiti ben definiti; dove la deregulation incrementata con le liberalizzazioni incoraggia a servirsi di ogni mezzo pur di salvarsi dalla scure di un governo che si è pian piano trovato contro l’ira dei pescatori (PESCATORI e non lobby di altro genere!!) venuta dopo quella dei commercianti, degli operai della componentistica, di quelli della siderurgia e di molti altri indotti, degli agricoltori, dei tassisti, degli autotrasportatori e molto altro ancora. Ed ora ditemi, a chi piace, ed in base a cosa può riscuotere fiducia e consensi un governo che nei fatti taglia e si mette contro quasi tutte le categorie sociali del paese??  E soprattutto, perché a farne le spese sono ancora quelle meno forti, quelle che nel tempo sono state maggiormente esposte a sacrifici??  Non è con le cariche delle Forze dell’ordine che si risolvono queste problematiche! I “Tecnici” lascino spazio e posto a chi propone politiche sociali adeguate. Non serve saper tirare le somme se poi non si riesce a tradurle in una risposta sociale che si leva da ogni parte del paese.
Sì, è vero che le parole di un Berlusconi che parla di responsabilità nel sostenere Monti suonano oltre che ridicole anche indisponenti, ma occorre capire che ancora una volta è il primo a voler fregare il Cittadino italiano. Chi crede che dia il suo sostegno senza beneficiare di un ritorno cade ancora nella sua trappola. Il Premier in carica rispetto a Lui è un vero e proprio Terminator.

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