ROMA – La proposta avanzata da Romano Prodi e dal professor Alberto Quadrio Curzio di emettere EuroUnionBond garantiti dalle riserve auree e dal patrimonio pubblico dei singoli paesi dell’Unione per raccogliere fondi da destinare alla stabilita’ e alla crescita e’ di grande valore politico ed economico e ha il pregio di superare la principale obiezione avanzata dalla Germania sulla realizzazione di questo strumento.
Questo implica una scelta di campo immediata nella politica economica italiana: bloccare il piano di dismissioni messo a punto da Grilli e aprire un tavolo di trattativa urgente con i tedeschi in primis e con tutti gli altri partner europei per il varo del nuovo meccanismo sotto la regia, io credo, di Mario Draghi. Discorsi come la richiesta di trasformare la Bce in prestatore di ultima istanza diventerebbero automaticamente superati, pur rimanendo sul piatto il tema politicamente strategico della trasformazione della Bce in una banca federale, ma affrontabile sicuramente con meno ansie delle attuali. argomenta .Il principale punto di forza della proposta è che il capitale sarebbe conferito in beni reali e questo permetterebbe anche a governi meno liquidi come quelli dei paesi mediterranei di potervi partecipare a pieno titolo rafforzando la credibilità e l’attrattività di questi strumenti di debito. Si sfaterebbe così la falsa immagine per cui i paesi mediterranei sarebbero i “free riders” dell’Europa, quelli che alla fine non pagano il conto. IL Sud Europa ci metterebbe le sue risorse! Questo conforterebbe quegli ambienti tedeschi scettici che temono che alla fine la Germania pagherà per tutti’’. IL governo italiano deve essere alla testa della proposta di modificare il Trattato sul Fondo ESM per introdurre l’obbligo per tutti i Paesi di conferire il capitale in beni reali. Sono convinto che il parlamento europeo lo appoggerebbe con forza e che alla fine anche la Germania lo farebbe. Ilmerito della proposta Prodi-Curzio è proprio questo: la sua fattibilità politica dovuta al fatto che essa rassicurebbe la Germania grazie alle garanzie reali fornite dagli Stati del Sud.