Assemblea Pd. A Renzi del ‘suo’ partito non interessa niente

ROMA – L’assemblea nazionale del PD ha deciso di dare a Bersani il mandato di concordare con gli alleati di centro sinistra di definire un patto politico da sottoscrivere e le regole per svolgere le primarie.

È stato un momento alto di assunzione di responsabilità. Non è stato un atto di oligarchi, spero che Gentiloni si faccia autocritica per ciò che malevolmente ha detto, ma l’atto consapevole del massimo organo di direzione politica del PD eletto da qualche milione di elettori del PD.

Qualcuno oggi scrive che c’è stata una tregua interna. Non è così. C’è stata una scelta consapevole di candidare il centrosinistra in alleanza con le forze moderate per guidare la fuori uscita dalla crisi su una linea di svolta democratica e sociale. Certamente chi nel Pd pensava, o pensa, che sia più giusto un Monti bis e una irrilevanza dei bisogni popolari fortemente aggravati dai tagli e dalla recessione, è rimasto isolato, tanto da non emergere nel dibattito. Certamente nei prossimi giorni qualcuno di questa esigua minoranza avrà molto spazio, come al solito, negli organi d’informazione mobilitati per  impedire il ricambio politico e sociale del governo del paese. Ma costoro non sono il  Pd.

L’assemblea nazionale ha fatto la scelta di mobilitare il partito per l’alternativa al liberismo e  per questo ha trovato nuove regole per far partecipare alle primarie, oltre il segretario, anche altri iscritti al partito, perché convinta che quello che conta in una profonda e pericolosa separazione tra politica e cittadini, è una straordinaria mobilitazione popolare per promuovere le idee del cambiamento ridando fiducia alle forze della sinistra e democratiche, e conquistare  le fasce elettorali popolari deluse dalle destre.

In questo passaggio così importante Renzi non c’era. Non si è si è sentita la sua voce sullo stato dell’Italia, sulle scelte da compiere, sul perché della sua candidatura. Il suo partito lo avrebbe accolto bene, ascoltato e gli avrebbe permesso di partecipare alle primarie entrando senza forzature politiche e dalla porta principale nella competizione.. Invece lui non c’era.
È certamente un errore. L’ assenza dice semplicemente che del suo partito a lui non interessa niente, lui è lui “e voi non siete un… “ (da citazione cinematografica) e che intende rottamare tutto il PD.

E se le destre sono così premurose e prodighi nel mettergli a disposizione giornali e televisioni, dedicandogli prime pagine ed aperture di telegiornali è per il semplice motivo che vogliono  sbarrare la strada al Pd e alla coalizione di centro sinistra. Renzi ben venuto.

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