Gli anziani in piazza con i lavoratori, da protagonisti

ROMA – Il governo per ora si è dimenticato di affrontare le vere emergenze del Paese, come quella relativa alla condizione degli anziani e dei pensionati.

Anzi, per le decisioni che ha preso potremmo dire che le ha perfino acuite. Anche noi, anziani, siamo” un’azienda in crisi” come quelle che a Piazza San Giovanni racconteranno tante storie  di lavoratori che perdono il posto, hanno solo lo strumento delle cassa integrazione, di tanti drammi di centinaia  di migliaia di famiglie. “ Prima di tutto il lavoro”, è uno slogan indovinato che riguarda tutti, che chiama tutti a battersi perché cambi la politica economica e sociale. Se non c’è lavoro tutti paghiamo un prezzo molto alto, in primo luogo le fasce più deboli. Per questo saremo in piazza. In tanti, anzi da protagonisti insieme ai lavoratori  che si battono non solo per difendere i diritto al lavoro  ma nell’interesse dell’intero Paese. Nulla è stato fatto per  venire incontro ai bisogni di milioni di persone ma si è scelto addirittura di andare a colpire i già miseri redditi da pensione, di aggiungere tasse su tasse, di impoverire ulteriormente un welfare che non riesce più a rispondere alle esigenze delle persone più fragili ed esposte”. La drammaticità in cui si trova il nostro Paese, ogni giorno, è segnata dai dati che riguardano l’economia, il sociale.  Sono impressionanti  i dati che emergono dal rapporto della Caritas. Devo far riflettere tutti noi, le forze democratiche, di progresso, le forze sociali, i sindacati .In un Paese in cui- nota la Caritas- oltre il 51% delle persone che si rivolgono ai Centri di assistenza sono anziani e il 65% pensionati bisogna intervenire subito. Significa che siamo in una situazione di emergenza che è destinata a peggiorare  se  le scelte di politica economica e sociale non cambiano di segno.- La legge di stabilità all’esame del Parlamento rischia di aggravare la situazione. Grazie all’iniziativa del sindacato, alla nostra iniziativa,  il governo ha fato marcia indietro sulla tassazione delle pensioni di invalidità e sul taglio alla assistenza  per i disabili. Sono stati eliminato due provvedimenti odiosi, segno di un cinismo incredibile. Ma occorre che la legge venga profondamente modificata secondo criteri di equità, giustizia sociale. Le scelte del governo stanno colpendo tanto il lavoro dipendente quanto i pensionati e i giovani. Sabato prossimo saremo in tanti in piazza, non solo perché solidarizziamo con il mondo del lavoro e perché crediamo che la crisi che sta massacrando il tessuto produttivo, economico e sociale del nostro paese debba essere superata una volta per tutte. Ci saremo anche e soprattutto perché abbiamo a cuore il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non è vero come troppo spesso si dice che gli anziani sono egoisti e rubano il futuro ai giovani. E’ vero casomai il contrario visto che i pensionati rappresentano oramai l’unico vero ammortizzatore sociale del paese. Ecco se c’è qualcosa che Monti può fare prima di finire la propria esperienza di governo è proprio questo. Affronti questa emergenza, recuperi qualche risorsa dai ricchi e la metta tutta sul welfare. Vedrà che l’Europa non lo bacchetterà e milioni di anziani poveri potranno ricominciare a respirare”.

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