Da agenda Monti ad agenda del Partito dei popolari europei

Bersani. Il professore candidato? Non ci preoccupa. Una domenica confusa per il Pdl

ROMA – Una domenica confusa, molto confusa, per il Pdl . A Roma sono previste tre o quattro iniziative, i “ montiani”, gli “ antimontiani”, i montiani di Alemanno, i  sostenitori delle primarie che non ci saranno a partire dalla Meloni , da giovani come Cattaneo, defnito il “ rottamatore”,  da Crosetto che però si dovrebbe vedere in separata sede con i suoi. Poi ci sono La Russa e Gasparri, vanno o restano, si separano consensualmente dalla casa madre oppure no?. La Lega dice la sua:.  mai com Monti, mai con Berlusconi., candidati premier,l’uno vale l’altro.   Al Pd Maroni fa sapere, quasi una presa in giro, che se il candidato premier fosse Alfano, se in Lombardia vi impegnate a votare per Maroni allora si può discutere. Oggi proporre Alfano è dopo quello che di lui ha detto lo stesso Berlusconi, quello che di lui dicono coloro che nel Pdl avevano crediuto allr primarie che, del resto erano già state fissate a suo di gran cassa proprio dal segretario, è come sparare sulla crocerossa. Vediamo ancora cosa ci porta questa domenica, quasi un anticipo della  Befana, per quanto riguarda i diversi schieramenti centristi. Sono incerti, non è una novità, sul da farsi. Anche loro da Casini a Montezemolo, da Riccardi a Bonanni, a Olivero sono impegnati n el giornaliero stop and go. In una sola giornata possono sostenrere due tre posizioni diverse. Equilibristi quant’altri mai. Non più la lista unica, pare, ma due liste, una quella dei “ mo tezemoliani” che prenderebbe il nome di “ Lista Monti”. Che sarebbe una specie di riscrittura della testata originale della pattuglia del presidente della “rossa “ Ferrari, “Verso la terza Repubblica”, Monti ci sarà direttamente? Le ultime notizie  direbbero di no.

Monti solo in spirito con Montezemolo e Casini insieme, ma con liste separate

Ci sarebbe in spirito, non negando l’autorizzazione a poter usare il suo nome. Montezemolo e Riccardi i due candidati di maggior rilievo. E Olivero? Il leader delle Acli cui scada il mandato presidenziale sarebbe molto incerto. Vorrebbe capire meglio le finalità  di questa lista , il rapporto con l’Udc  che si presenterebbe da solo,magari con un apparentamento per poi ritrovarsi insieme  con i risultati delle elezioni. Siu oensa anche da una lista di transfughi del  Pdl. Si dice che la decisione sia stata presa in un “ caminetto” con una motivazione del tutto singolare: Ci sarebbe una incompatibilità fra l’Udc che è organizzato com un partito e  la “ società civile “ rappresentata da Montezemolo, Riccardi ed Olivero. Quale società civile ? Forse ce ne sino ben tre,m visto i curricula dei protyagonmmisti, o anche quattro se ci mettiamo poure Bonanni, o cinque inserendo  Dallai. Ed ecco si arriva all’ggetto del desiderio, ci scusi presidente  Monti se così la definiamo. Diamo un’occhiata alla grande stampa. Fanno il tifo per Lei il giornale di Confindustria , il Sole-24 Ore e quello dei vescovi, Avvenire. I confindustriali parlano  di svolta storica epocale ridendosi all’investitura che le è venuta dal vertice del ppe di Bruxelles. Per una alleanza fra  il nuovo centr, quale?, e il Pdl con Monti alla testa si sbracciano il cardinale Ruini che ha incontrato anche Alfano, il cardinale Bagnasco. Poi ci si mette il Corriera della Sera che pensa che finalmente  con Monti leader si può dar vita a quel partito della borghesia che non è mai riuscito neppure a Gianni Agnelli.

Grande stampa ,Confindustria e gerarchie cattoliche tifano per  il professore

a il tifo lo fa anche Repubblica che ha addirittura esibito un titolo tutta pagina che non corrisponde a verità.  “ L’Europa vota Monti”. E tanto per n on laciar qualcosa in sospeso arriva un altro titolo “ L’incubo di scissione agita i democratici”.Ora a Bruxelles erano riuniti gli esponenti europei del Ppe che hanno indicato Monti a partire dalla Merkel non solo come il candidato presiedente italiano ma come l’autentico rappresentante italiano del Partito popolare europeo, buttando a mare  Berlusconi che non offre più alcuna garanzia. Insomma dall’Agenda Monti all’agenda del Ppe il passo è breve. Tutti coloro che erano a quel vertice lo hanno sostenuto a lungo. Così come tutti, diciamo tutti con qualche rara eccezione, sono stati in combutta con Berlusconi,   gli ex presidenti di Confindustria ,Marcegaglia e Montezemolo, oggi ravveduti.  Non può che farcvi piacere che abbiamo cambiato opinione sul cavaliere. Ma decidono cosa vogliono fare da grandi. Così come Mmonti non  può continuare  a rinviare di giorno in giorno le sue decisioni. Ha detto che renderà noto cosa vuol fare entro Natale. Il 21 dovrebbe tenere la tradizionale conferenza stampa organizzata dall’Ordine nazionale dei giornalisti. Parlerà allora?  C’è un paese al limite della sopportabilità. Dall’inizio dell’anno ad oggi si è superato  il miliardi di ore di cassa integrazione. E ci limitiamo a questo dato . Sarebbe doveroe cessare questo balletto. Non è dignitoso. Dice Bersani che ha incontrato a Roma i leder dei progressisti europei “ Monti candidato? Non ci preoccupa. Leggo tante cose in politichese  e tanto chiacchiericcio sui giornali e in televisione.Invecedi questa discussione stucchevole su chi arriva, vogliamo discutere di come si fa questo Parlamento. Qualcuno vuole chiedersi e chiedere come gli altri  scelgono ni deputati o è un problema solo nostro?. Eppure questo tema è totalmente scomparso dall’orizzonte politico”.

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