Il Paese deve cambiare passo, non possiamo più aspettare

ROMA – Siamo arrivati finalmente all’appuntamento con il voto. E’ l’occasione per dire la nostra e per scegliere la nuova classe politica che può dare una svolta positiva all’Italia.

Negli ultimi cinque anni ci è capitato davvero di tutto. Abbiamo avuto Berlusconi, che ha negato la crisi mentre il paese scivolava inesorabilmente verso la deriva economica, sociale, politica e morale. Monti ha preso il suo posto, promettendo rigore ed equità per farci uscire dal tunnel e per riprendere un po’ di quella credibilità che avevamo smarrito al cospetto del mondo intero.
Forse la credibilità l’abbiamo recuperata ma ad un prezzo molto alto e profondamente ingiusto perché quell’equità tanto sbandierata è rimasta solo una bella parola e una promessa disattesa.
C’è chi ha pagato duramente le scelte operate dal governo in questo ultimo anno. Ai giovani, ai lavoratori, ai pensionati e agli anziani infatti sono stati chiesti dei sacrifici straordinari mentre poco o nulla è stato chiesto ai ricchi.
Ci ritroviamo quindi un paese in cui le diseguaglianze continuano inesorabilmente ad aumentare, dove gli anziani sono costretti a vendere la propria abitazione in nuda proprietà o addirittura a rinunciare alle cure perché non possono più permettersele.

Le priorità che il prossimo governo dovrà affrontare

Tante, anzi tantissime, sono le priorità che il prossimo governo dovrà affrontare ed elencarle tutte è quasi impossibile.
Di sicuro bisognerà ripartire dal lavoro, perché i dati sulla disoccupazione sono agghiaccianti e perché senza lavoro un paese non riparte.
Chi vincerà le elezioni dovrà poi occuparsi del grande problema della redistribuzione della ricchezza, intervenendo su salari e pensioni che in questi anni hanno vertiginosamente perso il proprio potere d’acquisto e alleggerendo il peso del fisco, che è diventato davvero insopportabile.
C’è bisogno inoltre di un nuovo welfare pubblico falcidiato dai tagli operati in questi anni e di una sanità diversa, meno costosa, più efficiente e in grado di rispondere alle esigenze delle persone.
Si dovranno infine dare delle risposte sulla grave emergenza della non autosufficienza perché non è degno di un paese civile che chi è più fragile e in difficoltà sia lasciato da solo al proprio destino.

Il centrosinistra per dare risposte ai problemi reali

Di tutte queste cose avremmo voluto sentir parlare durante questa campagna elettorale ma così non purtroppo è stato. Troppa poca attenzione è stata rivolta al paese reale, alla condizione dei giovani, dei lavoratori e degli anziani.
Andare a votare rappresenta quindi per noi l’occasione imperdibile per far valere le nostre ragioni, per dire a chi ha governato il paese per vent’anni che non lo vogliamo più e per respingere quei pericolosi populismi che vorrebbero mettere tutti sullo piano.
Per questo dobbiamo esercitare bene il nostro diritto al voto, per farci sentire e per obbligare il prossimo governo ad impegnarsi concretamente per l’equità e per la giustizia sociale.
La nostra speranza è che da queste elezioni possa uscire una maggioranza solida in grado di governare e di dare delle risposte a tutte quelle persone che hanno duramente pagato la crisi. Siamo convinti che il centro-sinistra possa svolgere questo compito ma lo diciamo fin da subito e a scanso di equivoci: non faremo sconti a nessuno. Il paese deve cambiare passo e non possiamo più aspettare.

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