Fioroni, vade retro Pse. Scalfari, non voterò Renzi

Vade retro Pse. Beppe  Fioroni, a nome dei cattolici, o meglio della Margherita che non si sa più che cosa sia,minaccia ferro e fuoco, barricate, scissioni quando sente l’annuncio dato da  Gugliemo Epifani: “ Tra febbraio e marzo- dice il segretario del Pd.-avremo l’onore di organizzare a Roma,per la prima volta iol Congresso del Partito socialista europeo”.

Non l’avesse mai detto, passano alcuni minuti e  Fioroni scatta inviperito.  E subito ha un titolo. Repubblica non manca all’appuntamento.”Pd-Pdl tutti contro tutti “e poi “Epifani e Cuperlo contro Renzi”, ancora “ Gli ex popolari  minacciano la scissione”. Di passaggio notiamo e non né cosa di poco conto che il fondatore di repubblica rompe la renziana armonia del quotidiano e pronuncia parole chiare che dovrebbero far riflettere. 

 

“Il fondatore di Repubblica “ Le avventure possono giovare all’avventuriero quasi mai al paese”

Scrive nell’editoriale domenicale: “ “ il talento glielo riconosco ( a Renzi ndr) edè anche simpatico quando si ha l’occasione di conoscerlo ma non credo che lo voterò alle primarie del pd per la semplice ragione che avendo promesso  tutto, la sua eventuale riuscita politica rappresenta una imprevedibile avventura e in politica le avventure possono giovare all’avventuriero ma quasi mai  al paese che rappresenta”. Per Repubblica ii media impegnati in quella che D’Alema ha chiamato “campagna di disinformazione” l’uscita di  Fioroni è la classica ciliegina sulla torta.  Ricorda che l’annuncio dato da Epifani “fa venir meno  l’atto fondativo del Pd,lo scioglimento della Margherita è annullato di fatto perché la non adesione al Pse era una clausola risolutiva”. Interviene a dar man forte a Fioroni un’altro esponente del Pd, Gentiloni  che si dice  “ stupito”. “ Non siamo nel Pse e mi sembra assurdo  che gli organizziamo il congresso.” Altro intervento quello di Castagnetti: “Così cambia la natura del Pd”. Da notare che questi ultimi due sono renziani  e il loro capo si è‘ pronunciato per l’adesione del Pd al Pse. Non solo un ministro ed ex popolare  di peso, come Dario Franceschini già segretario del Pd, ora schierato con Renzi, non pare propenso a scissioni.

Al Parlamento europeo esiste già l’Alleanza  dei Socialisti e Democratici  

Ma il mondo è fatto così. In realtà Fioroni, Castagnetti, Gentiloni ci fanno o ci sono. Ci sono nel senso di ignoranti, che ignorano o fanno finta.  Da quando nasce il Pd   tanta acqua è passata sotto i ponti. Al Parlamento europeo esiste un Gruppo di cui fanno parte i nostri deputati che si chiama “Alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici” ( S&D),  in inglese: Progressive Alliance of Socialists and Democrats; in francese: Alliance Progressiste des Socialistes et des Démocrates

Si è costituito il 23 giugno 2009 con l’obiettivo di riunire i partiti membri del Partito del Socialismo Europeo e altri soggetti non affiliati a nessun partito ma comunque di ispirazione progressista, ossia l’italiano Partito Democratico, il cipriota Partito Democratico ed il lettone Partito dell’Armonia Nazionale.

Nel preambolo della dichiarazione di composizione del gruppo è indicato che riunisce le forze progressiste che lavorano per un Europa di solidarietà, di giustizia sociale, di uguaglianza, di sviluppo sociale, di diritti umani e di pace. Il gruppo è aderente all’Internazionale Socialista come organizzazione associata.

 

L’anno prossimo si vota  per l’elezione diretta d dell’organismo europeo

Sarebbe bene che prima di parlare dirigenti di primo piano del Pd si informassero magari chiedendo lumi agli eurodeputati italiani. Non solo dovrebbero sapere che l’anno prossimo si vota per rinnovare il Parlamento europeo,il che vista l’aria che tira,il vento della reazione che circola in numerosi paesi a partire dalla vicina Francia, vedi Marie Le Pen e vedi anche i contatti fra i suoi parlamentari e qualche grillino,leggi Casaleggio, non sarà una passeggiata. Ma c’è anche una domanda che va posta:  Fioroni parla a nome dei cattolici,  degli ex popolari,ma di quali? E’ proprio certo che seguano le sue vibrate proteste?  A noi viene il sospetto che in questa campagna congressuale del Pd siano in molti a cercare di ritagliarsi uno spazio, a cercare un titolo sui giornali, una comparsata in qualche show televisivo.Ma a chi giova ?. Una domanda senza risposta. E’ auspicabile che la dia il Congresso nell’interesse di questo partito ma soprattutto del Paese.

 

 

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