Forza Italia nel nome di Mangano, il mafioso. I giovani falchi applaudono

ROMA –  Lascia basiti vedere un gruppo di giovani che si spella le mani per applaudire Berlusconi  lo guarda con adorazione, beve tutto quello che dice quasi  fosse un dolce liquore. Non preoccupa,ovviamente, che ci siano dei giovani i quali si avvicinano alla politica, si ritrovano nelle posizioni di una forza  di destra, facciano attività ,campagne elettorali, si confrontino con gli altri, con chi non la pensa come loro.

Tutto bene ,se ci si muove nell’ambito della Costituzione, delle regole di una società democratica. Ma quando la politica diventa venerazione di una persona c’è qualcosa che non va, si sente odore di bruciato lontano un miglio. Ci domandiamo: è mai possibile che  questi ragazzi non vedano oltre i loro occhi o quelli dei loro genitori ? E se così  è di chi sono le responsabilità  ? Della famiglia, della scuola, di noi tutti che di questa società  facciamo parte?  

I segnali di una società fragile,malata

La realtà è che sono il segno più evidente di una società fragile,malata, dove grumi di corruzione sono penetrati nelle pieghe più intime, nel pubblico e nel privato. Trovi ad ogni livello di  questa società la clientela, la raccomandazione è presa a modello di vita, il lavoro non è più  quello straordinario strumento che da dignità alla tua vita. No, la dignità si misura in soldi, in.  lusso, negli abiti griffati,nelle auto di grande cilindrata, nella frequentazione della “gente bene”. Con la caduta di Berlusconi non cade anche il berlusconismo. E’il tarlo che corrode. Lui ti dice che ce la puoi fare. Lui è nato dal nulla, ma non è vero. Chansonnier sulle navi da crociera, a contatto con la ricchezza, la annusava e prendeva appunti. Al momento opportuno quando la bella vita è diventata il simbolo  della stagione politica craxiana e tutto ,proprio tutto, era concesso al principe e ai suoi maggiordomi ha colto la palla al balzo, ha trovato i contatti giusti che ancor oggi mantiene.Anzi, li ha rinverditi.

A fianco del pregiudicato torna  il vecchio amico Dell’Utri

A fianco del pregiudicato tornano gli antichi amici, in primo luogo, un altro pregiudicato, Dell’Utri. Vite intrecciate, si allontanano e si avvicinano, secondo i casi,le condizioni, scorronofiumi di denaro, ville acquistate e regalate.. Quei ragazzi che ascoltavano il cavaliere in procinto di essere disarcionato, conoscono questa storia di un rapporto oscuro, forse anche troppo chiaro?  Qualcuno gliela ha raccontata? Non è un caso che dopo anni Berlusconi rispolveri lo “stalliere”Mangano,morto in carcere, malato di cancro, condannato per mafia e omicidio. “ 

Il cavaliere ricorda:lo stalliere  della mafia è un eroe

Aveva ragione Dell’Utri- ha detto rivolto ai giovani_è un eroe”. Si racconta che quando ha pronunciato il nome di questo “ eroe” un gruppetto di ragazzi abbia fatto presente che doveva andar via, lasciare la riunione della bella combriccola perché erano attesi dal bus che li riportava a casa, in Calabria. Forse è stata una coincidenza, ma qualcuno racconterà ai giovani reclutati  con la prospettiva di futuri dirigenti della rinata Forza Italia, magari candidati a qualche elezione, quali  sono state e sono le amicizie intime del berlusca. Certo, Mangano, dal punto di vista del pregiudicato è stato un  eroe. Lui era stato inviato per “proteggere” l’uomo di Arcore e lo ha fatto, non ha mai parlato del rapporto con l’ex premier. Se avesse parlato forse non sarebbe morto in carcere. Non è un caso che Forza Italia riapre i vecchi battenti, con le vecchie facce, gonfiate dal botox, il meglio noto botulino, ingrediente fondamentale  della chirurgia plastica, nel nome di un mafioso. 

L’uomo forte contro tutto e contro tutti

Davanti a ragazzi Berlusconi aveva bisogno di mostrarsi come l’uomo forte, l’immortale, contro tutti e contro tutto. Lui il salvatore della patria, vittima dei comunisti, dei magistrati comunisti , dei magistrati in generale,minaccioso verso il Presidente della Repubblica che gli deve concedere la grazia,vittima di un golpe, un colpo di stato, ordito in Italia e all’estero,complici Merkel e Sarkozy, livido verso i  “traditori”, il figlioccio, Alfano, che gli ha voltatole spalle e dice che non parteciperà alla manifestazione del 27 giorno in cui il Senato vota la decadenza. Siamo con te- afferma-il vice premier mala decadenza sono affari tuoi”. 

I giovani attratti dal lusso e dalla ricchezza facili

Come tutti i dittatori o simil, sono ancora più pericolosi, il suo pubblico è quello dei giovani, attratti dalla ricchezza,  dalla speranza di prendere il posto di chi sene è andato o di chi ormai usato,spolpato, viene relegato nelle ultime file del teatrino. Davvero c’è molto da riflettere se questi ragazzi pensano che sia un colpo di stato far decadere da senatore un condannato per frode fiscale, interdetto, con sentenza definitiva, dai pubblici uffici. Grave, molto grave,ma ancor di più è il fatto che un giovane francese, tedesco,americano, per citarne alcuni, non penserebbe mai che un pregiudicato possa ricoprire cariche pubbliche. In genere si dimettano ancor prima delle condanne. Figurarsi. 

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