ROMA – La caccia alle streghe, al rogo al rogo, grida Grillo.Parlamentari e giornalisti nel mirino.. Ora intima, non si sa bene a chi, bisogna impedire l’accesso alle aule della Camera dei 150 deputati che sarebbero figli di quella norma del”porcellum” che la Consulta ha dichiarato illegittima. Con la forza pubblica, i carabinieri, l’esercito,?Nel frattempo ha aperto le pagine del”libro nero” dei giornalisti i quali osano M5S.
Beppe e Silvio insieme per delegittimare le Istituzioni
Gli fa da sponda un pregiudicato, il Berlusconi il quale, ora a viso aperto si muove per delegittimare le istituzioni democratiche, Più che sponda meglio parlare di pungolo. Ormai pare che il professor Becchi, assurto agli onori della cronaca sia di casa ad Arcore, tenga i contatti per conto del comico, ormai una maschera tragica. Si preparano, lo dicono apertamente, al colpo finale:l’impeachement nei confronti del Capo dello Stato, tradotto in italiano,visto che non è previsto dalla nostra Costituzione, si tratta della messa in stato di accusa di GiorgioNapolitano , per alto tradimento,come preferisce il professor Becchi o permanifesta violazione della Costituzione. Il pregiudicato incita, in primo piano si muovono Brunetta, Bondi, Santanché,Capezzone,. Minzolini il più scatenato di tutti, le amazzoni alla Biancofiore. Su un altro piano, forse ancor più pericoloso, si muove Travaglio, con il “Fatto”, spesso in sintonia con i giornali della destra, più becera che più non si può, con ” Servizio Pubblico” che gli fa da sponda.
Le primarie mentre il Paese rischia la deriva
Cresce nel Paese esasperazione , rabbia, ma,insieme anche indifferenza,incapacità di reagire, quasi un lasciarsi andare alla deriva. . La violenza è insita nel linguaggio della politica, ma torna nelle strade e nelle piazze. Quando si prendono di mira, come è avvenutole sedi del Pd, quella di via dei Giubbonari, a Roma, un simbolo della sinistra, altri Circoli in particolare nelle periferie, quando si occupa la sede della direzione nazionale dei Democratici dovrebbe scattare un segnale di allarme. Tornano manifestazioni di autotrasportatori con infiltrazioni della destra nazifascista, si rifanno vivi i “ forconi”,il clima si fa irrespirabile. E’questo,senza esagerazioni,lo scenario in cui il Pd va alle urne, chiama i cittadini a scegliere il suo segretario. Tutti i cittadini, anche quelli che per caso vedono un gazebo ,non hanno mai partecipato ad alcuna iniziativa di questo partito, non lo hanno mai votato e mai voteranno,ma si vogliono levare un sfizio , hanno diritto di ritirare la scheda e votare. Lo consente uno statuto scritto, non si offendano, da un gruppo di balordi.
E’ finito il tempo del presenzialista Renzi e del Gianburrasca Civati
E’ finitoli tempo del presenzialista Renzi, ricercato, accarezzato,incensato, dai media affascinati dalle sue battute, un simpaticone che tiene il palcoscenico, vuole essere, insieme, sindaco di Firenze, segretario del Pd e poi premier.facendo le scarpe a Enrico Letta. E anche di Civati, un Gianburrasca che scherza col fuoco. Ha un solo obiettivo elezioni subito perché lui lo aveva detto che il governo Pd-Pdl-.Sc non andava bene.
Cuperlo. A lui si chiede di essere il leader di una rinnovata sinistra
Anche quello di Gianni Cuperlo che fino all’ultimo ha cercato di dare un senso a queste primarie. Dice .” Per me un Partito è la parte del mondo in cui ti collochi,quella dove vuoi stare,,l’idea di rappresentare un popolo e di non esistere senza quel popolo”. E lui si colloca nel mondo della sinistra, rinnovata, larga, aperta, un Pd che vede insieme le culture socialiste,ambientaliste, cattoliche, che guarda ai movimenti ,alle forze cosiddette intermedie,sindacati,mondo dell’associazionismo, pensa alle alleanze politiche,a una grande coalizione delle sinistre diversamente collocate,a partire da Sel.Un Pd così concepito è l’unica ancora di salvezza per evitare la deriva populista,l’autoritarismo, il baratro. A Cuperlo,qualunque sia il risultato delle urne,sperando che sia a lui favorevole, viene chiesto di essere il leader, la guida, di una comunità ,il Pd e col Pd all’altezza della sfida che attende le forze di sinistra in Italia e in Europa. L’unità del partito non si costruisce sull’acqua che scorre o sulla sabbia che il vento spazza via, ma su un progetto di società, una speranza, una risposta di sinistra alla crisi.