Dai gazebo il Pd conferma la sua forza

ROMA – Mentre centinaia di migliaia di cittadini, oltre due milioni, superandol’asticella posta dal partito, si recavano alle urne  per eleggere il segretario del Partito democratico, Berlusconi, il pregiudicato, si scatenava in uno dei suoi deliranti discorsi rivolti al pubblico dei circoli  “ Forza Silvio”, on line anche “ Forza Dudù”.

Attacchi ai magistrati, ormai senza più neppure il sottile distinguo  , “mi riferisco a quelli di sinistra, di magistratura democratica”. La magistratura- ha detto- si è data una missione a favore della sinistra. A traditori, Alfano in testa. Lui la vittima di ben quattro colpi di stato. Parole di odio allo stato puro. Via anche i parlamentari di Forza Italia, invitati, si fa per diere, a non partecipare alla iniziativa dei Circoli, tanto per marcare un netto distinguo da tutto ciò che è istituzione,legalità. Non si fida neppure dei suoi,dei più scalmanati.

Il pregiudicato Silvio e il tragico Beppe all’assalto dello Stato

I circoli saranno diretti da Fiori, già vice di Bertolaso, quello che dirigeva la Protezione civile, con qualche zona di oscurità, per non dire di più . Poi,ormai in preda  alle sue ossessioni, alla paura del carcere, al rifiuto, di fatto, di prendere atto che è stato condannato, che deve scontare la pena  , i servizi civili le tenta tutte. Ora propone un governo di scopo, tutti dentro, da lui controllato, che faccia la legge elettorale e poi al voto..  Dicevamo che nel frattempo davanti ai gazebo per le primarie, a migliaia in tutte le città facevano la fila, un voto ai candidati, un voto al Pd. Davanti ad un computer Grillo, non più il comico ma un tragico, anche nei lineamenti fisici, indicava il secondo giornalista da schedare. Dopo Novella Oppo dell’Unità, toccava a Francesco Merlo di  Repubblica.. Nelle sue arringhe anche la caccia al parlamentare, ai 148 che sarebbero illegittimi. Impedire loro l’ingresso a Montecitorio E non manca mai l’attacco al Presidente della Repubblica, in combutta con il pregiudicato e i suoi accoliti.. Parole ed atti eversivi da parte del pregiudicato e del tragico, uniti nella lotta si sarebbe detto un tempo. Ci mancavano i “forconi” con un comitato di autotrasportatori che non rappresenta le organizzazioni di categoria  firmatarie di un protocollo di accordo con il governo., infiltrati gruppi neo fascisti, che minaccia di bloccare l’intero Paese prendendo le mosse dalla Sicilia.

Una giornata importante per il futuro del Paese

In questo scenario gli oltre due milioni di persone che hanno votato per eleggere il nuovo segretario del Pd  rappresentano un fatto di grande significato e importanza. Ci sarà tempo per svolgere una analisi approfondita del voto,per affrontare il problema dello statuto del partito che va assolutamente cambiato per garantire reale partecipazione, democrazia, ruolo dei Circoli, composizione degli organismi dirigenti, primarie stesse. Si votava per eleggere un segretario ma si lasciava intendere che il problema  vero era il premier. Renzi in testa si presentava come futuro presidente del Consiglio. Mesi e mesi di confusione, di discussioni infine sulle regole, avevano fiaccato anche i più resistenti, chi non molla . Da qui nascevano le preoccupazioni dei dirigenti del Pd. Addirittura l’asticella sulla partecipazione si andava sempre più abbassando. Ci si accontentava di toccare un milione e mezzo di elettori. Forse per scaramanzia, forse perché il Pd ha perso tanti contatti con la realtà del Paese,lo stesso Renzi, temeva una frana di partecipazione. Così non è stato: La presenza alle urne  per gli iscritti, i militanti,  chi ha votato per i Democratici, certo non per chi si è infiltrato per disturbare un confronto sereno fra i tre candidati, ha rappresentato una presa di coscienza della gravità delle situazione del nostro Paese.

Il voto indicala strada per sconfiggere le forze dell’eversione

E’ il segno che si sono avvertiti i pericoli per la nostra democrazia, per la sua tenuta. Il voto ha espresso la fiducia  nei confronti del Pd, ha indicato la strada per sconfiggere le forze dell’eversione, i populismi. Ha affidato, ancora una prova di appello, ai Democratici,  un mandato chiaro e forte, al nuovo segretario, a chi ha partecipato alle primarie, Gianni Cuperlo e  Pippo Civati: ricostruire una grande forza unitaria , che rinnova il suo essere di sinistra,  forza di un governo che guarda ai più deboli, ai lavoratori, ai pensionati,   capace di impostare scelte di politica economica e industriale . Che fa dell’uguaglianza lo strumento per affrontare la crisi.  Ched si batte per cambiare , dalle fondamenta, le politiche dell’Unione europea.

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