Napolitano “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”

ROMA – Non è nello stile di Giorgio Napolitano replicare, botta a botta, a chi lo attacca. A volte una battuta sferzante vale più di mille polemiche. Il silenzio può essere ancora più sferzante,. Significa non prendere neppure in considerazione, proprio come persona, chi ti offende,a volte anche con parole volgari .

Ci viene a mente,a questo proposito  famosi versi della Divina Commedia. . Siamo alle porte dell’Inferno ( Canto III) dove scorre il fiume Acheronte    Dante chiede a Virgilio  chi  sono coloro che si lamentano. Il  Maestro risponde con tono sprezzante. 

“Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.

Ecco proprio quel “non ragioniam di lor ma guarda e passa” è stata in tutti questi anni da Presidente della Repubblica una  regola di comportamento. Già che ci siamo una precisazione . La vulgata della Divina Commedia fa dire a Virgilio “ non ti curar di lor” Il poeta invece  dice proprio “ non ragioniam” ed esprime un concetto preciso: non c’è niente da ragionare  su queste persone. E’ proprio quello che sta facendo Napolitano che potrebbe levarsi molti sassolini dalla scarpe.

Il capo dello Stato risponde alle provocazioni con parole di grande misura

Ma in questi giorni i segnali dati dal Capo dello Stato sono stati ben diversi.  Alle offese,alle provocazioni, ha risposto con atti e parole di grande misura. Poteva fare diversamente ma non lo ha fatto.Ne avrebbe avute tante ragioni. Quando i partiti, incapaci ad esprimere il nuovo Presidente della Repubblica sono andati da lui, dal Pd all’allora Pdl, i  Democratici in particolare con il pesante fardello dei 101, ma si dice oltre 110, franchi tiratori che avevano fatto fuori  Romano Prodi,il fondatore dell’Ulivo, disse: patti chiari, amicizia lunga. A Napolitano premeva in una situazione di grave crisi economica avere garanzie sulla formazione di un governo,  al di là delle diverse definizioni, larghe intese,pacificazione, emergenza,  fra forze che si combattevano da venti anni e  per passare la nottata,come si dice,anche se si trattava di una lunga notte traguardata almeno al 2015,dopo il  semestre di presidenza italiana della Ue. 

Legge elettorale, riforme istituzionali, disagio sociale, lavoro

Pose dei paletti: nuova legge elettorale, riforme costituzionali, il disagio sociale,  il lavoro in primo piano. Puntava alla stabilità, condizione necessaria,indispensabile per recuperare la fiducia dei cittadini. Stabilità necessaria per fare, agire, intervenire Con lo sguardo sempre volto all’Europa, ad una Unione traballante, sotto attacco di forze nazionalista, di destra estrema,populiste, eversive,la Grecia non è lontana lontana. Questi mesi sono stati durissimi per Napolitano. Il governo Letta ha avuto vita difficile.NelPdl c’è ststa una scissione. Con Alfano è nato il Nuovo centrodestra che ha rinnovato la fiducia al governo. Forza Italia è passata all’opposizione, fa concorrenza a Grillo, strizza gli occhi ai “ forconi”Punta ad elezioni anticipate. Berlusconi accecato dall’ira.A suo dire Napolitano doveva concedergli la grazia.E lo accusa di essere stato lui,il  Capo dello Stato a tramare per cacciarlo dal Senato. Grillo, ogni giorno, dal suo blog  , annuncia la proposta di impeachement, la messa in stato di accusa di Napolitano. Non si sa perché. Ma non importa.Il pregiudicato e la sua “ banda Bassotti” apprezza. L’ex comico genovese  chiede agli italiani di spegnere i televisori mercoledì alle 20,30 quando il Presidente della Repubblica,a reti unificato rivolgerà il messaggio agli italiani per andare sul suo blog  per  ascoltare lui. La “ banda Bassotti” invita i cittadini a mettere alle finestre le bandiere tricolori e a non ascoltare il messaggio, uno sfregio alla bandiera del nostro Paese. 

Grillo e Berlusconi, tanta voglia di sfasciare il sistema democratico

 

C’è tanta voglia di sfasciare il sistema democratico, di correre subito alle urne,magari in accoppiate con le europee nella speranza di sfruttare il malcontento, di far leva su chi punta a rendere ancor più difficile il cammino dell’unità europea che non c’è ancora, al ritorno alla nostra moneta nazionale abbandonando l’euro. C’è una scuola di pensiero,se così si può dire, che mesta nel torbido ingannando gli italiani, facendo balenare un futuro roseo se si tornasse alla lira, quando tutte le forze responsabili sono concordi nell’individuare il rischio,i danni, di un tale ritorno. Napolitano proprio nei giorni che hanno preceduto il suo messaggio ha fatto capire a chiare lettere che ciò che le forze politiche gli  avevano promesso  deve essere portato a termine. Un no secco alle elezioni anticipate e un invito pressante a fare le riforme necessarie, quelle istituzionali, nuova legge elettorale, a creare un clima di confronto reale, civile , un no alle risse, alla violenza anche solo verbale .

“ Saggi” consigli al governo e anche per gli “ stuzzichini” renziani

 

  “Saggi “ consigli per il governo alla luce dei pasticci creati con il “ mille proroghe”.“ Saggi” consigli valgono anche per il Pd. Gli attacchi al governo, il mirino di taluni renziani,membri della nuova segreteria, puntato contro Letta non è un bel vedere. Anche perché il neosegretario del Pd non è estraneo a queste pesanti,violente, esternazioni che stuzzicano gli appetiti di Grillo e di Berlusconi che alzeranno sempre più i toni per arrivare ad elezioni a maggio.Magari con il porcellum che a loro e non solo a loro,piace tanto.

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