Il grande inciucio Renzi Berlusconi, un attacco contro la sinistra

ROMA – Il Grande Inciucio Renzi-Berlusconi, un Porcellum con una soglia di sbarramento più alta, che ricompatta il centro-destra e cancella gli effetti politici dell’azione di governo dell’ultimo anno, lasciando però in campo pesantemente quelli sociali, si è reso possibile, con un’arroganza e una prepotenza padronali senza precedenti, perché è venuta meno l’idea di una sinistra autonoma dai poteri forti.

Oggi Renzi raccoglie sotto il suo larghissimo ombrello tutti coloro che da decenni sognavano la fine della sinistra: dalla destra più anticomunista, ai nostalgici del pentapartito che da vent’anni la vogliono far pagare agli eredi del PCI, a tutti i poteri forti che per i loro interessi hanno bisogno che non esistano una sinistra popolare forte e autonoma, il movimento sindacale, le rappresentanze sociali. Centinaia di migliaia di elettori delle primarie che da sinistra scegliendo Renzi avevano riposto in lui una fiducia, si trovano ora traditi e consegnati mani e piedi al Grande Inciucio contro la sinistra. La scelta degli eletti nelle mani dei due leader perpetua l’effetto più tragico degli ultimi dieci anni, negando agli elettori il potere di scegliere chi eleggere. A questo proposito è necessario indire un referendum tra gli iscritti se vogliamo le liste bloccate, oppure dare agli elettori la possibilità di scegliere chi eleggere. Insomma, è giunto il momento di cominciare con serietà un percorso nuovo, una costituente della sinistra del PD, chiaramente e radicalmente alternativa al progetto renziano,  aperta a tutte le forze socialiste e progressiste, che con un’opera di lungo corso, politica, culturale e organizzativa, prenda in mano la bandiera dell’autonomia della sinistra con coraggio e determinazione.

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