Governo. Il pregiudicato ci mette il cappello.Tabellini, simil De Benedetti. Grillo, il vaffanculo

ROMA – Concluse le consultazioni  con le forze politiche il presidente incaricato, di fatto, ha sciolto la riserva e si è recato, ultima visita, dal governatore di Banca d’Italia, Ignazio  Visco.

Incontro dovuto durato circa un’ora. Era reduce da due consultazioni andate bene dice lui stesso e lo dicono i suoi interlocutori, Berlusconi, il pregiudicato, che ha messo il cappello sul governo, non solo sulle riforma elettorale, che ha ripetuto, non si tocca, e sulla trasformazione del senato e la revisione del titolo quinti della Costituzione. E’ andato più in là e si è capito che farà pesare i suoi voti anche sul lavoro, la giustizia, l’Europa. Intanto ha messo a disposizione un gruppetto di senatori del gruppo Gal, di cui se non andiamo errati fa parte Tremonti, per dare sostegno al governo , non si sa mai. 

 

Speranza ( Pd).  Ottimista, parla di un “governo di svolta” 

 

 Soddisfatto anche il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, il qual definisce l’esecutivo di Renzi “un governo di svolta” e cita “ lavoro,sviluppo , crescita” e poi “ riforma elettorale ,e quelle istituzionali”quali siano i segnali di questo gran riformismo renziano non lo sappiamo. Del programma , neppure nelle linee gene4rali, nessuno sa niente. A meno che non si voglia considerare come punto fondamentali  job acts. Ancora non è stato individuato il ministro più importante, quello all’Economia che deve prendere il posto di Saccomanni. Sappiamo che Renzi avrebbe fatto a Cuperlo, dicono le agenzie,il nome di Guido Tabellini, uno in gamba.  Siamo andati a vedere chi sia, il curriculum del professore della Bocconi. Risulta che nel 2008 era consigliere di amministrazione di Cir, leggi De Benedetti . Editorialista del” Sole 24 ore” ha  reso nota la sua ricetta.

 

 

Candidato a ministro economia:. Tassare le pensioni retributive. via la Cig,iicenziamenti 

 

 

Tassare  chi percepisce le pensioni calcolate con il vecchio sistema retributivo per portarle alla pari con quelle contributive. Facciamo un esempio: chi percepisce attualmente  duemila euro, dovrebbe lasciarne cinquecento. Così, dice il professore, lo stato recupera risorse. Ancora: per i nuovi assunti alcun diritto, via il reintegro nei posti di lavoro previsto dall’articolo 18, eliminazione della cassa integrazione in deroga. 

 

 Con Visco si  concluso il ciclo di consultazioni. Forse sarebbe stata “dovuto” anche un incontro con le forze socialì, i corpi intermedi che qualcosa da dire lo hanno. Ma sarebbe troppo chiedere a Matteo Renzi  di chiedere ai sindacati dei lavoratori, a Confindustria, alle organizzazioni  che rappresentano artigiani, commercianti, cooperative, piccole imprese, che ne pensano della situazione, quali proposte avanzano. Non è nelle sue corde. Ha concluso nel peggiore dei modi, non per colpa sua, o meglio anche per colpa sua. Sapeva bene che Grillo, costretto dal voto della rete che ha sconfessato lui e Casaleggio , si sarebbe presentato al tavolo della consultazione per una volgare sceneggiata. Che avrebbe usato lo streaming, la felicità di taluni giornalisti a partire da Mentana, per offenderlo, ingiuriare, lui e le istituzioni democratiche.  Lo aveva fatto con Bersani, ma Renzi, nella sua arroganza, sono il più bravo di tutti, voleva far vedere che lui avrebbe domato il grillo. Il quale si è presentato solo con la bava alla bocca per essere stato costretto dal voto dei suoi a presentarsi a Montecitorio. 

 

Renzi  disse a Bersani.” Pierluigi sei il leader del Pd, non farti umiliare così”

 

 E’ venuto con l’idea di dare il peggio di sé, per far vedere che è sempre lui che comanda. Ha impedito al presidente del Consiglio incaricato perfino di parlare. Non ti do neppure un minuto, ha detto con tono alterato, parlo solo io,  non sono un democratico, sono per una dittatura. Sapeva che anche dai suoi  gli sarebbero  arrivate critiche, ma lui ha scelto questa strada. L’unica per riprendere in mano una situazione che sembra sfuggirgli sempre più. Aveva bisogno di portare un orrido show in stanze dove il senso dello Stato ha  un significato. È un valore che aveva già subito, l’onta di far sedere un pregiudicato al tavolo istituzionale. Quando Bersani fece l’errore di accettare la diretta streaming , Matteo Renzi, con il volto  contrito dichiarava:” Mi veniva da dire, Pierluigi, sei il leader del Pd, non farti umiliare così.” .E’ vero che il segretario del Pd ha la memoria corta. Aveva detto “ Enrico, stai sereno” . Ma farsi umiliare così non è un bel vedere per un prossimo presidente del Consiglio.

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