La ‘Grande Confusione’ che paralizza il Paese

ROMA – Mentre Renzi si riposava nella sua Pontassieve, si scaldava il confronto tra Pd e Forza Italia. A tenere alta la contesa i due principali partiti, da un lato quello che ha la maggioranza dei numeri in parlamento e dall’altro quello che ha la maggioranza dei numeri nell’opposizione.

Aspro il confronto tra il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha approfittato, come è ormai sua consuetudine della solita kermesse del suo partito: parlando al telefono a un evento a Roma, ha rilanciato il tormentone dell’elezione diretta del premier e ha voluto ribadire che “l’Italia deve tornare ad essere una democrazia. Basta con i governi non eletti dal popolo e con i piccoli partiti”. Questa la visione del Cavaliere, mentre ben altra è stata quella di Maria Elena Boschi che è intervenutaa Sky Tg24, lanciando una provocazione: “La maggioranza ha i numeri anche senza Forza Italia”, ma “scommetto sulla tenuta dell’accordo del Nazareno, le parole di Berlusconi di ieri sera vanno in questa direzione”. E chiarisce che “sui punti principali della riforma del Senato, sui paletti essenziali, non c’è margine di manovra”. Una tabella di marcia quella del governo che non prevede l’ipotesi di tornare al voto a ottobre, se le riforme dovessero fallire. “Assolutamente no. Stiamo lavorando seriamente, siamo persone molto determinate, a partire dal premier, e non ci facciamo certo scoraggiare da chi cerca di metterci il bastone tra le ruote. Non pensiamo a un piano B in caso di fallimento”. Al netto di tutto questo, ed in attesa che arrivino nelle buste paga di una parte degli italiani (10 milioni ndr), la confusione, la grande confusione, paragonabile per  attori, effetti speciali, fotografia, sceneggiatura ed una regia straordinaria da Oscar, alla ‘Grande Bellezza’ che ha incantato il pubblico delle sale di mezzo mondo. In Italia, vista la drammaticità delle nostra congiuntura economica, la ‘Grande Confusione’ si amplifica con milioni di persone, gran parte di queste giovani, costrette ad arrancare. La ‘Grande Confusione’ è fatta di contratti dalla scarsa rilevanza economica, è fatta di promesse e di impegni quasi mai rispettati, è fatta di programmi elettorali che da anni si ripropongono nella stessa forma e senza alcuna sostanza.

La ‘Grande Confusione’ è imprigionata nella divisione suicida della sinistra, che altro non fa che aprire le porte ad una deregulation totale dei diritti. La provocazione  fatta dal Viceministro all’Economia, Morando sul salario minimo è certamente condivisibile, ma non è assolutamente sufficiente per dare stimoli per nuova occupazione. Le dinamiche ci tengono sganciati dall’Europa e dagli Usa, visto che, quanto non solo alla nuova occupazione, ma anche al salario minimo, siamo purtroppo distanti anni luce da quello che pensano sia la Merkel che Obama. La Cancelliera tedesca, infatti, farà partire questo strumento nella misura di 8,50 euro l’ora dal primo gennaio 2015, mentre il Presidente degli Stati Uniti ha messo questo strumento di sostegno ai redditi, al centro del suo discorso sullo stato dell’Unione. A margine di tutto questo, la ‘Grande Confusione’ ha una piccola bussola, almeno per i giovani e questa si chiama proprio ‘Garanzia Giovani’. Partirà il primo di maggio, giorno di debutto di un programma fatto di fondi europei e cofinanziato dal nostro Governo. Rastrellate risorse pari ad oltre un miliardo e mezzo di euro. La destinazione di questi fondi è tutta diretta alla formazione ed all’orientamento dei ragazzi in età compresa tra i 15 e i 29 anni. Noi ci auguriamo che queste iniziativa non entri in confusione, o meglio, che non sia e si riveli l’ennesima ‘Grande Confusione’…

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