Elezioni. Facili populismi non generano progresso, ma incubi

ROMA – Lavoro, diritti, giustizia sociale, legalità , crescita  sostenibile, è questo che serve all’Europa.  I facili populismi, ce lo  insegna la storia, non hanno mai generato progresso ma solo incubi per le  democrazie e per le condizioni di vita delle persone e dei lavoratori. 

Queste elezioni  sono fondamentali per l’Europa e non solo. Come nel  film Sliding doors, abbiamo davanti due possibili destini. Quello percorso  in questi anni di crisi, passati a rincorrere le teorie liberiste secondo  le quali la riduzione del costo del lavoro avrebbe reso l’UE più  competitiva che  sappiamo tutti che  ci ha portato, ad una Europa di lavoro  precario, di salari più bassi e minori diritti, dove si allargano le  diseguaglianze e si ridimensiona il modello sociale. Il destino opposto di cui ha bisogno l’Europa e per il quale ci battiamo invece è rappresentato dalla scelta di  competere sulla qualità , sull’ innovazione e sul progresso sociale. Che  quest’ultima sia la strada giusta ce lo confermano proprio le  performance dei  paesi europei che l’hanno saputa percorrere. E’ questa dunque la strada che l’Europa deve imboccare, e gli strumenti   non possono che essere  la qualità  delle imprese e la  regolarità  del lavoro, la lotta senza quartiere alla illegalità  ed alle  mafie. Serve delineare una  strategia per orientare le produzioni e gli stili di  vita alla sostenibilità , investendo su progetti  di infrastrutture di  trasporto, rinnovo energetico degli edifici, rinnovo urbano ed edilizia  sociale .Ma per fare tutto questo occorre l’impegno e la  partecipazione di tutti i cittadini e del mondo del lavoro. Siamo  chiamati non ad un referendum pro o contro l’Europa, come molti  strumentalmente vorrebbero farci credere, ma a scegliere tra un’Europa  liberista e diseguale ed una Europa sostenibile e solidale.

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