Esodati: Boeri sbaglia su salvaguardia

ROMA – Non sono d’accordo con il Presidente dell’INPS, Boeri: per fortuna nella legge di Stabilità il Governo ha deciso di inserire la settima salvaguardia degli esodati, Opzione Donna e la revisione della no tax area dei pensionati. Un segno di sensibilità e di ascolto delle richieste del Parlamento e dei lavoratori.

Il Presidente dell’INPS ha anche il dovere di dare una corretta informazione: gli 11,6 miliardi di euro accantonati con sei salvaguardie sono il frutto di una dura battaglia parlamentare che è iniziata nel 2012, con la quale abbiamo posto un parziale riparo agli errori della riforma delle pensioni voluta dal Governo Monti, quando non si è tenuto conto di alcuna gradualità.

Le risorse per la settima salvaguardia non sono, come sembra dire Boeri, nuove risorse impegnate, ma semplicemente l’utilizzo dei risparmi realizzati nel Fondo degli esodati. Con la Stabilità  si salvaguardano altri 31.000 lavoratori e, secondo le stime dell’INPS diretta da Boeri, ne rimangono ancora esclusi altri 20.000 circa.

Confermo, se sarà necessario faremo l’ottava salvaguardia per chiudere definitivamente questo capitolo. Infine, non serve lamentarsi perché il Governo non ha inserito una misura di flessibilità nella legge di Stabilità: a questa scelta ha contribuito anche l’INPS con una valutazione dei costi della proposta del PD, presentata già nella scorsa legislatura (uscita a partire dai 62 anni con 35 di contributi e l’8% di penalizzazione), a mio avviso sbagliata: 8 miliardi di costo iniziale. Un calcolo basato su una platea che include il 100% dei potenziali fruitori della norma: tesi infondata che ha contribuito a convincere il Governo a rimandare la norma.

Per fortuna ci aiuta, oltre che il buon senso, l’indagine di Confesercenti e di SWG che ci spiega che soltanto il 49% degli interessati utilizzerebbe una flessibilità che prevede un taglio permanente dell’assegno pensionistico.

 

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