Smog. Nel 2015 si potevano salvare 11mila vite

ROMA – Nel 2015 si sarebbero potute salvare 11mila vite umane se i limiti di legge sulle Pm10 e Pm2.5 fossero stati rispettati e di 14 mila per NO2  (diossido di azoto ): 25 mila cittadini italiani oggi sarebbero in vita se la legge fosse stata rispettata: questi per noi sono omicidi di Stato.

Questi sono i dati del dipartimento epidemiologia inseriti nel progetto Viias, valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento sull’ambiente e sulla salute. Sempre secondo questo studio la vita degli italiani si accorcia ogni anno di 10 mesi. A Roma e Milano ogni anno si sarebbero potute salvare, rispettivamente, 1200  e 900 persone.

In Italia su un tema cosi’ drammatico che dovrebbe vedere tutta la politica unita assistiamo ad una penosa polemica  tra cazzate varie, come quella di Salvini che dice che il blocco del traffico è una cazzata e il ministro dell’Ambiente Galletti che consiglia di non parcheggiare in doppia fila nel suo surreale decalogo antismog. Chiediamo ancora una volta che vengano convocate con urgenza il Senato e la Camera dei Deputati e che il governo si presenti con provvedimenti su trasporto pubblico, efficienza energetica, elettrificazione auto. Ricordo ancora l’art. 40 del Codice penale: non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.

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