Università. Tasse un problema da affrontare, ascoltando la voce degli studenti

ROMA –  A dispetto di quanto la ministra Giannini ha più volte affermato l’ università italiana è tra le più costose d’ Europa. I sistemi di tassazione, stabiliti in autonomia dalle università, spesso non rispettano il principio di progressività richiesto dalla legge.

Finalmente pare che il presidente del consiglio Renzi si sia accorto che esiste un problema di accesso alla formazione superiore e ha annunciato ieri misure sulla tassazione universitaria. Consideriamo inoltre positivo il fatto che il 28 aprile sia ripartita in commissione cultura la discussione sul tema della tassazione. Al momento vi sono due proposte in campo una a firma Ghizzoni (PD) e una a firma Vacca (M5S). Anche gli studenti però hanno una proposta. Come Link Coordinamento Universitario abbiamo lanciato la campagna “don’t tax me now”, una proposta completa in tema di tassazione che è uno dei cardini del nostro programma in vista delle prossime elezioni per Consiglio Nazionale Studenti Universitari, previste il 18 e 19 maggio.

La nostra proposta vuole da un lato assorbire il forte aumento della tassazione derivato dall’introduzione del nuovo ISEE dall’altro rendere l’università italiana davvero accessibile a tutti. In particolare chiediamo una no tax area fino a 28000 euro di ISEE che significherebbe esentare il 39% degli studenti come avviene in molti paesi europei. Il costo dell’ operazione è di 650 milioni di euro, che dovrebbero derivare da un incremento dell’ FFO. Chiediamo inoltre una tassazione realmente progressiva e maggiori tutele per gli studenti part time.

Come sempre già ci siamo attivati negli atenei al momento dell’approvazione dei regolamenti tasse. È notizia di questi giorni che gli atenei di Pisa e Padova hanno accolto molte delle nostre richieste riducendo sensibilmente la tassazione per gli studenti meno abbienti e stiamo elaborando una proposta anche sugli Atenei di Bari, Napoli, Torino e Salerno. Riteniamo che una nuova legge sulla tassazione sia ormai inderogabile per garantire l’equità dei sistemi di tassazione negli Atenei, auspichiamo che la discussione parta dalle proposte Vacca e Ghizzoni e dalla nostra proposta. Gli studenti devono essere coinvolti in questo percorso! 

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