La bellezza ci salverà, scientificamente provato

Studi scientifici dimostrano l’importanza delle arti per il benessere psico-fisico  

Una sperimentazione scientifica convalida quanto già intuitivamente ognuno di noi  aveva intuito. Questo quanto evidenzia uno studio pubblicato il 4 giugno 2020, su Phenomena Journal Rivista Internazionale xdi Psicopatologia, Neuroscienze e Psicoterapia dove vengono riportati i risultati di una sperimentazione Promossa dall’Associazione Valdelsa donna in collaborazione con il reparto oncologico dell’Ospedale Campostaggia diretto da Angelo Martignetti e portata avanti da Paola Dei, Psicologo dell’Arte, psicoterapeuta, critico teatrale e cinematografico.

Con la sperimentazione si sono potuti rilevare gli effetti benefici delle arti, in questo caso del cinema, grazie al Metodo Psycofilm, elaborato dalla stessa Dei e approvato dalla Comunità scientifica.

Frequentare le arti contribuisce a migliorare le relazioni Inter e intra familiari e favorisce la diminuzione della produzione del cortisolo, l’ormone dello stress che é necessario alla nostra quotidianità  ma che, se presente in quantità molto elevate favorisce depressione e malattia di Alzheimer oltre ad aumento di peso, e pressione arteriosa.

Lo stress pratica lo stress si manifesta con trasformazioni fisiche molto evidenti, ma la produzione di cortisolo può diminuire del 50-60% grazie alla cultura, alle arti in generale. 

Già Dostoewskij che fu un grande estimatore della bellezza, aveva intuito quanto fosse importante far entrare nelle nostre vite la bellezza. Lui stesso dopo la morte del figlioletto si recava appena gli era possibile a visitare la Madonna Sistina di Raffaello e rimaneva ore ad osservarla per elaborare un dolore che altrimenti sarebbe stato impossibile da superare. E quante volte ciascuno di noi, contemplando un’opera d’arte, ha sentito che si stavano sciogliendo tensioni e preoccupazioni. 

Tutto questo non avviene solo a livello psicologico ma anche a livello sociale. Proprio in questi giorni abbiamo visto come i musicisti della Corea del Sud per lanciare il loro messaggio abbiano inondato la rete di musica e suoni, riuscendo ad azzerare i messaggi di odio e rabbia. In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno anche l’Accademia Chigiana ha contribuito a diffondere musica intonando l’Inno di Mameli che ha ricevuto un plauso anche dal Presidente Mattarella. In tempi di Covid e post Covid, sostiene Paola Dei, potremo ricominciare  proprio dalla bellezza e puntare sulla cultura che produce anche sanità psico-fisica.

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