Primo Piano – Pianeta Donna. Omaggio ad Alida Valli nel centenario della nascita

Cento anni fa, il 31 maggio 1921, a Pola, la bella città dell’Istria allora italiana, nasceva Alida Valli, la prima vera diva italiana del cinema fin dagli anni Trenta. Sarebbe doveroso da parte della Rai dedicarle un omaggio che per il pubblico anziano sarebbe un piacevole ricordo e ai giovani offrirebbe l’occasione di conoscere una grande attrice, oggi immeritatamente dimenticata.

Di nobile famiglia di origine trentina (la madre era una pianista, il padre, barone, era un critico musicale) Alida all’anagrafe vantava un cognome altisonante:  Altenburgher von Marckenstein und Frauenberg, che appena venuta a Roma per fare il cinema sbrigativamente ridusse a Valli, secondo una leggenda dopo aver consultato l’elenco del telefono.

Alida Valli ha interpretato più di cento film, alcuni memorabili: Il caso Paradine di Hitchcock nel 1947, Il terzo uomo di Carol Reed nel 1949, Senso di Visconti  nel ‘54, Il grido di Antonioni nel ‘57,  Edipo Re di Pasolini nel ’67, Novecento di  Bertolucci nel ’76. Decine i lavori teatrali di autori importanti come Ibsen, Miller, Osborne, Cechov, Moravia, D’Annunzio che l’hanno vista in scena accanto a grandi attori, come Tino Buazzelli, Lina Volonghi, Roldano Lupi, Giulio Brogi, Gigi Proietti, e i grandi sceneggiati della nostra televisione degli anni d’oro di cui è stata protagonista diretta dai maestri del piccolo schermo Sandro Bolchi, Anton Giulio Majano, Salvatore Nocita, Giuseppe Bertolucci.

Alida Valli è morta a 85 anni praticamente in povertà. Da vera diva era vissuta senza preoccuparsi del futuro. Come tutti i cittadini di valore che abbiano reso onore all’Italia, nel 2004 ebbe riconosciuto il diritto all’assegno previsto dalla legge Bacchelli intitolata allo scrittore bolognese in difficoltà economiche che ne sarebbe stato il primo beneficiario se non fosse morto pochi mesi prima dell’entrata in vigore della legge. Alida Valli ne usufruì per gli ultimi tre anni della sua leggendaria vita.

Oggi un film ricorda Alida Valli con affetto. Ne è autore Mimmo Verdesca che ne racconta la vita attraverso le sue lettere e i diari. Il film fa parte dei titoli che danno vita al festival “Primo Piano sull’autore”, giunto alla sua 38ma edizione, creato e guidato per anni da Franco Mariotti, che oggi nella versione post covid è affiancato da Gianluca Nardulli direttore artistico della rassegna “Pianeta donna”. Dopo l’inaugurazione l’8 marzo scorso, la rassegna ha presentato una serie di film e di documentari che illustrano il lungo viaggio della donna nella storia del cinema.

 E chi meglio di Alida Valli rappresenta la donna nel cinema? 

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