Fini: “Berlusconi non vuole governare, ma rimane solo per il legittimo impedimento”

ROMA – Gianfranco Fini, parla esplicitamente nell’intervista rilasciata a Lucia Annunziata dichiarando che: “Non ho la sfera di cristallo, ma credo che Berlusconi non avrà la fiducia.

Siamo in una oggettiva condizione di crisi politica dell’attuale governo: la sfiducia potrà essere conclamata o ci potrà essere un pareggio o un voto in più: ma resta la condizione di crisi di governo e l’Italia vivacchierà o tirerà a campare” –  e senza remore prosegue – Berlusconi non vuole governare, vuole rimanere a palazzo Chigi ed è così finché c’è il legittimo impedimento” che per lui “è vitale”.
Nelle parole del presidente della Camera una profonda verità; un dato che la maggior parte degli italiani ha da tempo acquisito.
Nella trasmissione di approfondimento “In mezz’ora” annuncia: “Non ci fidiamo più”.

Con questo tono, si è espresso un Fini forte e chiaro, senza veli che racconta di un Berlusconi completamente disinteressato delle sorti del paese, ma completamente assorto a salvare se stesso e i suoi affari; non solo, ma parla di un premier con “una doppia personalità”, inaffidabile.
Il leader di Futuro e Libertà, prevede le prossime mosse di Berlusconi. “E’ evidente che in Parlamento farà un discorso latte e miele, salvo insultarci la mattina… E’ questa doppia personalità che caratterizza il presidente Berlusconi nei confronti di Fli da qualche tempo. Noi, nell’ambito del centrodestra, lo sottolineo tre volte, lavoriamo per non ammainare la bandiera rivoluzione liberale. Do per scontato che Berlusconi dirà tutto quello che vogliamo sentir dire. La differenza è che non ci fidiamo più di Berlusconi”.

Anche nel caso in cui il premier dovesse ottenere la fiducia, dopo la verifica in parlamento, Futuro e Libertà da mercoledì, sarà un partito “di opposizione”.
E’ evidente che G. Fini auspica l’uscita definitiva di Berlusconi dal governo. Nel caso il premier si dimettesse, con la volontà di aprire una nuova fase politica, “sarebbe tutt’altro discorso”. “Berlusconi continua a dire che il nostro è il Paese dei balocchi, che Napoli è pulita, nasconde la polvere sotto il tappeto …”.
Ciò che ha esternato il presidente dalla Camera è l’incredibile descrizione di un Berlusconi che promuove se stesso, premier salvatore del paese Italia. In concreto è vero il contrario.
Non sono gli italiani ad aver bisogno di Berlusconi, ma Berlusconi degli italiani.
Questa è la profonda differenza.
Il cavaliere è consapevole che necessita urgentemente la sua ferma al governo non per amore di patria, ma piuttosto per salvare se stesso e il suo impero. Fuori dalla politica i processi lo attendono.
Ma questo i cittadini lo sanno già.

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