Caro Ignazio Marino, la politica non s’improvvisa

ROMA – Le dimissioni di Marino sono state un atto atteso, inevitabile, liberatorio per i romani. Ma le modalità con cui il sindaco ha concluso il suo, diciamolo pure, infelice mandato, hanno rispecchiato perfettamente uno stile impacciato, contraddittorio e, nello stesso tempo, paradossalmente borioso.

“Posso sempre tornare sui miei passi”, ha detto, “la legge mi dà venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni”. Da queste parole abbiamo capito tutti che Marino non ha proprio capito niente e che il significato che ha dato al suo gesto è completamente diverso da quello atteso dai cittadini della capitale.

Il suo, dunque, non è stato un sussulto di dignità, ma un gesto stizzito, a cui è stato costretto senza condividerlo. Ancora una volta il personaggio si è dimostrato assolutamente inadeguato sul piano politico e istituzionale. Dopo Alemanno era veramente difficile fare peggio. Eppure Marino c’è riuscito buttando al vento un vantaggio storico che la politica gli aveva dato in sorte. Il dato che emerge dunque e che tutti noi dobbiamo avere il coraggio di gridare a gran voce è che la politica non si improvvisa. Se hai fatto il medico e per qualche anno il parlamentare è difficile poi arrivare alla guida di una città grande e complessa come Roma, peraltro senza conoscerla e senza essere mai entrato nelle sue dinamiche politiche. Ma se non hai esperienza, dovresti almeno avere grandi capacità politiche, doti personali e forte senso delle istituzioni che Marino ha dimostrato di non avere. Non è mai da condividere l’atteggiamento di chi getta quotidianamente discredito sulla politica e su chi la fa. La politica fatta seriamente è qualcosa di alto e nobile che ha permesso a generazioni di uomini di conquistare diritti, di migliorare le proprie condizioni, di fare passi da gigante verso la civiltà. Quello di cui abbiamo bisogno, quindi, è di essere amministrati da politici bravi, uomini e donne che comprendano il ruolo che ricoprono e che pur sbagliando a volte, come è umano che sia, non perdano mai di vista il bene comune.  

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