Alitalia. Se ci fosse l’interesse per i lavoratori come per le divise…

ROMA – Fa davvero impressione aprire i vari giornali e vedere che la storia delle nuove divise di Alitalia Etihad continua ad accendere gli animi con tanto di discussioni che si trasformano in liti virtuali.

E’ vero le divise sono tra le peggiori che l’ex compagnia di bandiera abbia mai visto, per non parlare delle calze verdi che assieme alle scarpe color ramarro e i guanti vileda uccidono l’eleganza e la femminilità, ma se ci fosse stata la stessa attenzione quando nel lontano 2008 vennero licenziate quasi 10mila persone, forse si sarebbe potuto evitare l’ennesima catastrofe sociale, com’è invece avvenuto. 

Oggi, gli stessi giornali, che un tempo davano contro ai lavoratori Alitalia, etichettandoli come i soliti privilegiati, oppure focalizzando l’attenzione solo su alcuni personaggi in cerca di notorietà (vedi hostess con cappio al collo), continuano a pubblicare analisi, opinioni e punti di vista sulla strategia e sull’impatto visivo delle nuove divise Alitalia.
Sicuramente adesso molti giornalisti si stanno scatenando visto che nel 2008 probabilmente hanno dovuto scrivere tante scemenze rispetto alla realtà dei fatti. E sicuramente lo dovettero fare per non mettersi contro i poteri forti, contro coloro che poi attraverso le pubblicità portavano soldi per pagare i loro stipendi.
Sarà pur vero che le notizie specie in questo momento di crisi culturale non vadano pensate, ma solo riportate premesso che l’unica cognizione di causa sia quella di fare audience e di non far pensare, ma così è davvero troppo.

Nella storia di Alitalia non si era mai visto un dibattito così allargato e interessato. D’altra parte oggi viviamo nell’epoca dove l’immagine è tutto, il resto è fuffa. Quando sali su un aereo è meglio vedere dei manichini con il rossetto rosso che dispensano sorrisi a destra e manca e dei camerieri a completa disposizione degli “ospiti”, una volta si chiamavano passeggeri. Insomma si è tornati al vecchio stile: “comandi sior paron”. Se poi dovesse succedere un qualsiasi imprevisto chi se ne frega. I lavoratori sono come merce. Una volta usati si possono pure buttare.

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