No Tav in piazza. Appello dei sindaci, stop grandi opere

TORINO – I sindaci con le fasce tricolori sono tornati al fianco del movimento No Tav che oggi hanno sfilato a Torino manifestando la contrarietà alla Torino Lione. 

 Ma non solo. I primi cittadini hanno lanciato un appello a tutti gli 8.000 Comuni italiani ad aderire alla loro richiesta al governo di abbandonare le grandi infrastrutture, destinando i fondi pubblici all’ “unica grande opera di cui ha bisogno il Paese: “la messa in sicurezza del suo fragile territorio”. Ma anche “la sicurezza nelle scuole, le ferrovie per i pendolari, la lotta all’evasione fiscale, la giustizia, la sanità”.

Sono le priorità indicate nella delibera, già approvata dai singoli consigli comunali, riproposta oggi con un voto unanime per alzata di mano, sul palco montato in piazza Castello davanti al palazzo della giunta regionale. A firmare l’atto sono stati 24 sindaci, tutti della Valle di Susa a parte Rivalta, comune alle porte di Torino. “Ogni chilometro di Tav costa 158 milioni di euro”, è stato il richiamo della manifestazione di protesta, sfilata pacificamente in un pomeriggio molto freddo e piovoso. “C’è bisogno di un’inversione di rotta”, dicono i sindaci che hanno lanciato la mobilitazione istituzionale.

Dalle montagne sopra Torino, dove ha presentato la ‘Winter School’ di Ncd, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha risposto: “Manifestare la propria opinione è più che legittimo, ma a coloro che sono contro la Tav rispondo: ‘Mi spiace per loro’, perchè l’opera va avanti”.

Ieri il Cipe ha approvato il progetto definitivo dei 17 chilometri della tratta nazionale della Sezione Trasnsfrontaliera, pari ad una spesa, a carico dell’Italia, di 1,6 miliardi (quota che può scendere a 960 milioni se la Ue concederà il 40% del contributo). All’inizio della prossima settimana a Parigi verrà costituito il soggetto promotore che avrà l’incarico di realizzare e gestire la Torino-Lione, martedì si terrà il summit tra i governi di Italia e Francia che chiuderanno il dossier per la richiesta del cofinanziamento comunitario.

Ma i sindaci contrari ed i movimenti No Tav continuano ad avere fiducia che la Torino-Lione si possa ancora bloccare: “Alla fine vinceremo noi, la Tav non si farà mai – ha detto dal palco della manifestazione Alberto Perino, uno dei leader storici degli oppositori dell’alta velocità – e la manifestazione di oggi a Torino, meravigliosamente riuscita, è la miglior risposta al Tribunale che ha pensato di sconfiggere il movimento No Tav con i 140 anni di galera inflitti ai nostri attivisti. Ma noi siamo più forti e resisteremo”. 

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