Terremoto Nepal. Colpite 8 milioni di persone, probabili 10mila morti

Pronto il rientro per gli italiani

KATHMANDU – Le vittime del devastante terremoto in Nepal potrebbero salire a 10.000: lo ha detto questa mattina il primo ministro nepalese Sushil Koirala, secondo quanto riferisce Zee News. “Il governo sta facendo tutto il possibile per salvare” eventuali superstiti. “E’ una sfida molto dura e sono ore molto difficili per il Nepal”, ha spiegato il premier Koirala, che ha rinnovato l’appello per aiuti internazionali, in particolare cibo, medicina e assistenza sanitaria.Secondo l’ultimo bilancio ufficiale  fornito dal ministero dell’Interno, le vittime del sisma di sabato scorso sarebbero oltre 4.310 e i feriti quasi 8.000.

nel frattempo le Nazioni Unite fanno sapere che sarebbero almeno 8 milioni le persone rimaste coinvolte nel devastante sisma che ha colpito  un paese di 28 milioni di abitanti. Secondo le stime diffuse oggi dall’Onu, gli abitanti che hanno bisogno urgente di cibo e beni di prima necessità, come acqua, coperte e un rifugio sono circa 1,4 milioni.  

Continuano le operazioni di ricerca e soccorso anche sul monte Everest dove il terremoto ha provocato una serie di valanghe. «Abbiamo recuperato 14 corpi e tre saranno trasportati in aereo oggi», ha detto il poliziotto Bhanubhakta Nepal. «Ancora non sappiamo quante persone siano morte in montagna – ha aggiunto – ieri abbiamo messo in salvo 205 persone». Un portavoce dell’ufficio del turismo ha detto che si ritiene che almeno 20 persone siano rimaste uccise sulla vetta dell’Everest, mentre l’esercito indiano parla di 22 persone. Almeno mille persone che si trovavano al campo base sabato ora sono state messe in salvo, secondo quanto hanno postato sui social media. 

Intanto la Farnesima informa che il primo gruppo di connazionali potrà partire dal Nepal tra stanotte e domani. Un secondo aereo rimpatrierà successivamente gli altri italiani, che non si trovano tutti a Kathmandu e quindi dovranno avere il tempo di raggiungere la capitale. Ad annunciarlo, è stato Claudio Tafuri, capo dell’Unità di crisi della Farnesina. «Stiamo predisponendo dei voli per recuperare i connazionali in maggior difficoltà, uno di questi partirà già oggi, poi per il momento dell’atterraggio dipenderà dalle condizioni dell’aeroporto, della fruibilità dell’aeroporto, che è congestionato – ha detto – Speriamo possa avvenire già in serata odierna o al massimo nelle prime ore di domani, comunque tra stanotte e domani saremo già in grado di portare via un primo nucleo di connazionali». «Un secondo aereo – ha poi aggiunto – è già in programmazione porterà questa volta anche degli aiuti, sarà più capiente e porterà poi il resto dei connazionali, che non sono tutti a Kathmandu e devono avere il tempo di raggiungere la capitale».

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