Arrestato Pasquale Scotti, camorrista latitante da 31 anni

L’uomo era a Recife in Brasile

ROMA – Dopo 31 anni di ricerche è finito in manette in Brasile un superlatitante della camorra. Si tratta di Pasquale Scotti, 56 anni, uomo di spicco della Nuova camorra organizzata quando a guidarla era Raffaele Cutolo. Scotti è stato arrestato a Recife dopo una lunga complessa indagine condotta dalla sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile di Napoli con l’intelligence dello Sco e grazie ai collegamenti curati dall’l’Interpol e delle forze di polizia brasiliana.

Nel 1983, qualche anno dopo  l’arresto di Cutolo avvenuto nel 1979, Scotti fu arrestato a Caivano. Fu in quel frangente che l’uomo fece credere di voler collaborare rivelando nomi della Nuova Camorra Organizzata. Ma nel Natale del 1984 riuscì ad evadere dall’ospedale civile di Caserta dove era stato condotto per una ferita alla mano. Qui inizia la sua latitanza, mentre si allungava la lista dei reati da lui commessi, tanto che nel 2005 fu ufficialmente condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere. Oggi la sua fuga è terminata dopo 31 anni di ricerche. 

«Un colpo straordinario messo a segno dalla nostra squadra Italia che, grazie al lavoro della Polizia italiana e grazie alla preziosa cooperazione con le forze di Polizia brasiliane, ha portato all’arresto di un pluriricercato evaso, latitante da oltre 30 anni, Pasquale Scotti, capo storico di Nuova Camorra Organizzata e tra i primi ricercati della lista dei più pericolosi». Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. «La caccia ai latitanti – sottolinea Alfano – va oltre i confini del nostro Paese, per costruire una rete di legalità che tenga insieme tutti quegli Stati che si impegnano per estirpare ogni possibile infiltrazione criminale. Il rafforzamento dei rapporti di collaborazione investigativa e operativa tra i Paesi, dà un senso comune alla lotta e aumenta le possibilità di vittoria».  

Condividi sui social

Articoli correlati