Grecia. Adesso vogliono processare Varoufakis per alto tradimento

ROMA  – Ha davvero dell’incredibile la vicenda greca. Oggi Efterpi Koutzamani, procuratore della Corte Suprema ellenica, ha  inviato ufficialmente al Parlamento una nuova causa – la terza in due giorni – intentata nei confronti dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis per il suo coinvolgimento con altre persone nel cosiddetto ‘piano B’ per l’uscita della Grecia dall’eurozona reso noto nei giorni scorsi.

Nella citazione odierna arrivata al Parlamento si accusa Varoufakis di violazione dei dati personali dei cittadini, un reato che prevede una pena sino a 20 anni di reclusione. L’Assemblea dei deputati annuncerà ufficialmente domani le azioni legali intentate nei confronti dell’ex ministro. I legislatori saranno in seguito chiamati ad esaminare le accuse per quindi chiedere le raccomandazioni di una commissione esaminatrice o un’inchiesta sulle attività di Varoufakis per decidere se revocargli l’immunità e consentire così che sia sottoposto a processo. 

Intanto Varoufakis difende dalle pagine del Financial Times. “Un piano semplicemente inteso ad affrontare il cronico problema di mancanza di liquidità della Grecia, attraverso un sistema fiscale parallelo teso a cancellare, e scambiare, crediti e debiti di imposta. Per far acquisire all’economia greca un importante livello di libertà all’interno dell’unione monetaria europea”. E’ questo il “Piano B”, a cui l’ex ministro ha lavorato in segreto durante i mesi in cui è stato al governo, per creare un sistema di pagamento parallelo che sarebbe entrato in funzione in caso di crollo del sistema bancario e di un’eventuale Grexit.

E’ stato lo stesso l’ex ministro a rivelare i dettagli di questo piano durante una conference call con investitori della City lo scorso 16 luglio la cui registrazione è stata pubblicata nei giorni scorsi dalla stampa greca. Ora che, dopo le proteste e le richieste di chiarimenti politici da parte dell’opposizione greca, la Corte Suprema greca sta valutando, dietro la denuncia di un sindaco di una piccola cittadina e di una avvocato, la possibilità di incriminare l’ex ministro della Finanze per alto tradimento, Varoufakis difende la legalità e la legittimità del suo operato. E, soprattutto, sottolinea di aver comunicato il suo progetto nel dettaglio al suo suo successore.

“Quando ho trasferito la guida del ministero al mio amico Euclid Tsakalos, il 6 luglio, ho presentato un resconto completo dei progetti, priorità e risultati dei cinque mesi al governo. E il nuovo sistema di pagamento ideato era parte della presentazione, ma allora nessuno della stampa notò nulla”, scrive Varoufakis, evidenziando invece “l’eccitazione” con cui la stampa ha reagito alle rivelazion fatte della conference call che sarebbe dovuta essere riservata.

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