Mafia Capitale. Il giorno della verità, il Cdm decide

ROMA – Sono settimane che si discute sul destino di Roma dopo lo scandalo di Mafia Capitale, al quale si aggiunge anche il recente funerale di Vittorio Casamonica. Oggi lo scottante caso approda al Consiglio dei ministri che si riunisce alle 12 a palazzo Chigi.

Il governo dovrà non solo varare le misure per le celebrazioni del Giubileo che comincerà tra poco più di tre mesi, ma soprattutto deliberare sui provvedimenti che il ministro degli Interni intende adottare per fronteggiare le infiltrazioni mafiose nell”amministrazione capitolina. 

“Personalmente sono curioso di sapere quali saranno i funzionari per i quali cui si disporrà la rimozione e i relativi procedimenti e se ci sono delle gare oltre a quelle che abbiamo già annullato da monitorare o da rivedere”, ha detto l’assessore alla trasparenza della Capitale Alfonso Sabella all’arrivo in Campidoglio, dove sta per iniziare la seduta di Giunta.

E non è tutto. Per la Capitale si annuncia una giornata da ricordare anche quella del prossimo 5 novembre, giorno in cui il giudice per le indagini preliminari, Flavia Costantini, ha accolto nelle scorse settimane la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla procura di Roma nei confronti di alcuni di 34 indagati e presto imputati. Nomi e volti in larga parte raggiunti da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito della seconda tranche dell’inchiesta ‘Mafia capitale’ nel giugno scorso e che erano stati tirati in ballo già in dicembre quando esplose il caso e scattarono manette e perquisizioni.

Il processo, previsto nell’aula bunker di Rebibbia, davanti ai giudici della X sezione penale, conterà 59 persone sotto accusa per oltre quaranta capi d’imputazione, episodi isolati dagli inquirenti e ritenuti esempio di corruzione, turbativa d’asta o peggio. I primi della lista sono senza dubbio l’ex terrorista nero Massimo Carminati e l’ex ras delle cooperative Salvatore Buzzi. Chiamati a difendersi, tra gli altri, politici locali come Mirko Coratti, Giordano Tredicine, Pierpaolo Pedetti e Massimo Caprari, Daniele Ozzimo (già assessore alla casa del Campidoglio), Luca Gramazio e Andrea Tassone (ex presidente X municipio).

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