Sinodo. Famiglia disgregata dalle ingiustizie sociali

CITTA’ DEL VATICANO – “Gli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali e dell”ingiustizia sociale, di guerre e violenze, con i movimenti migratori, stanno disgregando le famiglie e ne mettono in difficoltà la loro formazione”.

E’ l”accusa che lancia il cardinale Peter Erdo, arcivescovo di Budapest, nella relazione introduttiva del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, aperto in Vaticano dal saluto di Papa Francesco e dall”intervento del cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo. “Milioni di persone sono spinte a lasciare la loro terra d”origine e cercare di sopravvivere in altre parti del mondo. Se guardiamo, per esempio, le migliaia d”immigranti e profughi che arrivano ogni giorno in Europa, vediamo subito che la grande maggioranza è composta da uomini piuttosto giovani – osserva Erdo – anche se arrivano con loro, a volte, donne e bambini. In molte parti del mondo giovani genitori lasciano a casa i loro i figli e cercano lavoro all”estero”. 

Inoltre, “in non poche parti del mondo c”è gente che lavora per un salario così basso che appena gli permette di sopravvivere per poter continuare a lavorare, ma che non rende pensabile la creazione di una famiglia. Accade pure che per assicurare la mobilità della forza lavoro, intere famiglie devono spesso trasferirsi in altre città o regioni, lacerando sempre di nuovo l”assetto umano e sociale di parenti, amici e vicini, compagni di scuola o di lavoro”. Così, “tutta questa grande mobilità sembra essere uno dei fattori che spingono le persone verso atteggiamenti e tendenze individualistiche, mentre i lavori preziosissimi che si fanno nella comunità familiare, come l”educazione dei figli, l”assistenza dei malati ed anziani a casa, vengono raramente riconosciuti ed aiutati dalla società”.

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