Afghanistan. Msf, su Kunduz si indaghi per crimini di guerra

ROMA – Medici Senza Frontiere ha chiesto che la Commissione internazionale d”inchiesta in ambito umanitario (IHFFC) indaghi sul bombardamento americano di un loro ospedale sabato a Kunduz, in Afghanistan, come si trattasse di un crimine di guerra.

Dicendo di non avere fiducia nell”inchiesta militare interna aperta dagli Stati Uniti sul bombardamento costato la vita a 22 persone, Msf chiede agli Stati firmatari di far intervenire appunto questa Commissione internazionale d”inchiesta in ambito umanitario, fondata nel 1991 sotto le Convenzioni di Ginevra per occuparsi di questioni di guerra. Finora la Commissione, che ha sede a Berna ed è a disposizione della comunità internazionale, non era mai diventata operativa. “Non possiamo fare affidamento sull”inchiesta militare interna condotta da Usa, Nato e dalle forze afghane”, ha detto la presidente di Msf Joanne Liu incontrando i giornalisti a Ginevra. Liu ha quindi chiarito che l”IHFFC è “l”unico organismo permanente creato specificatamente per indagare sulle violazioni del diritto umanitario internazionale”. Per questo, ha aggiunto, “chiediamo agli Stati firmatari di attivare la Commissione per stabilire la verità e riaffermare lo stato di protezione degli ospedali nei conflitti”.

La Commissione internazionale d”inchiesta in ambito umanitario è formata da 15 membri e la Svizzera ne dirige la segreteria in qualità di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra. Se alle parti coinvolte in un conflitto vengono rimproverate violazioni del diritto internazionale umanitario, gli esperti della commissione hanno il compito di indagare. A differenza di un tribunale, la Commissione si limita a chiarire i fatti senza emettere alcun verdetto. I risultati, comunicati alle parti in causa, sono accompagnati da raccomandazioni per un miglior rispetto e applicazione del diritto internazionale umanitario. La Commissione è competente per i conflitti armati internazionali. La Commissione d”inchiesta ha lo statuto di osservatore presso l”Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ha il sostegno di altre istituzioni internazionali, quali il Comitato internazionale della Croce Rossa, la Conferenza internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la Corte penale internazionale, il Consiglio d”Europa e l”Unione europea.

“Il Diritto Internazionale Umanitario non è fatto di ”errori”. E” fatto di intenzioni, fatti e ragioni”, ha detto Liu in riferimento alle parole del generale Usa John Campbell, che ha detto che l”ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz è stato colpito sabato “per errore”. “L”attacco Usa contro l”ospedale Msf a Kunduz rappresenta la più grave perdita di vite umane durante un attacco aereo mai subita dalla nostra organizzazione. Decine di migliaia di persone a Kunduz non possono più ricevere cure mediche proprio ora che ne hanno più bisogno. Oggi diciamo basta. Anche la guerra ha delle regole”, si legge nel comunicato di Msf sull”intervento di Liu al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. “A Kunduz i nostri pazienti sono bruciati vivi nei loro letti. Medici, infermieri e personale di Msf sono stati uccisi mentre lavoravano – prosegue la presidente di Msf -. I nostri colleghi si sono dovuti operare a vicenda. Oggi offriamo un tributo a tutte le persone che sono morte in questo ripugnante attacco. E offriamo un tributo agli operatori di Msf che, mentre vedevano i loro colleghi morire e mentre il loro ospedale era ancora in fiamme, hanno continuato a trattare i feriti”. 

Liu sostiene poi che quello di sabato a Kundz “non è stato solo un attacco contro il nostro ospedale, è stato un attacco contro le Convenzioni di Ginevra. È inaccettabile. Queste Convenzioni governano le regole della guerra e sono state stabilite per proteggere i civili nei conflitti, compresi pazienti, operatori e strutture sanitarie. Portano un minimo di umanità in quella che altrimenti è una situazione inumana”. Inoltre “le Convenzioni di Ginevra non sono solo un astratto quadro legale, sono la differenza tra la vita e la morte per le equipe mediche sulla linea del fronte”, aggiunge. In merito alla richiesta di far intervenire la Commissione d”Inchiesta Umanitaria Internazionale sull”attacco di Kunduz, Liu ha detto che “è inaccettabile che gli Stati si nascondano dietro accordi informali e così facendo lascino il campo libero all”impunità. È inaccettabile che il bombardamento di un ospedale e l”uccisione di staff e pazienti possano essere liquidati come danno collaterale o messi da parte come un errore”.

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